Domenica ho appreso che era il 60.mo della morte della grande pedagogista Maria Montessori in un articolo che ho inviato a due mie amiche giornaliste e che con il loro conforto, ho giudicato molto bello, innovativo e capace di leggere la Montessori nell’oggi, eccolo: http://www.chefuturo.it/2012/05/60-anni-fa-moriva-maria-montessori-maestra-di-google-amazon-e-wikipedia/.
Vi consiglio anche il piccolo dibattito in cui mi sono intromesso, perchè , essendo morta nel 1952 in Olanda a Noordwijk aan Zee, non ho trovato almeno a livello Regionale e tanto meno locale, riferimenti per ricordarla (probabilmente vale solo la nascita..italica!).
Non sono un pedagogista e più volte ho citato con qualche ansia l’agrinido di qualità con orientamenti pedagogici specialistici, promosso con 2 bandi dalle Marche.
Non perchè non sia orgoglioso di essere un concittadino della Montessori ma vorrei che il suo spirito sociale, anzi per i bambini più bisognosi di apprendimento e con alcune disabilità, la rendano una donna popolare e non una scelta culturale d’elite e sulla quale il business poi attua una divisione portando pure a dare una valutazione “snob” della Montessori.
Se lo Stato ha messo la sua faccia sulla banconota più diffusa, a mio modo, dovrebbe anche divulgare con tutte l’evoluzioni utili e possibili, se necessitano, le potenzialità del suo metodo a tutti. Comunque una gran donna in un paese e in una cittadina in cui le donne hanno creato innovazione sociale e culturale.
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