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Montessori moments: il gioco del silenzio.

Da Mcc
Silenzio.
Quanto ci spaventa il silenzio?Spesso stare in silenzio implica rilfettere su se stessi e cogliere i più intimi pensieri. Forse per questo a volte ci spaventa.
I bambini non sono abituati al silenzio ma potrebbe essere per loro un buon esercizio per l'autoriflessione e per sviluppare maggiore consapevolezza del sè intimo e autentico.
Se chiediamo a un bambino di stare in silenzio ( e quando lo facciamo in genere non è mai con il massimo della calma), generalmente otterremo il contrario:
"mamma perchè? si ma cosa è successo? sei arrabbiato? non mi vuoi più bene?".
Essenzialmente il bambino in quella richiesta ci sta vedendo un rimprovero e così prova a porci delle domande per capire meglio. Così facendo noi chiedendo il silenzio abbiamo ottenuto solo domande...
Questo perchè:
a. i bambini non sono abituati al silenzio ed è compito nostro operare questa educazione al silenzio (non punitivo)
b. se lo chiediamo mentre siamo arrabbiati inevitabilmente il "silenzio" sarà sinonimo di punizione e ciò è sbagliato.
Il silenzio va reso come un gioco, con animo tranquillo e sereno il bambino sentirà il silenzio come momento di raccoglimento, per pensare, per riflettere, per sentirsi...
Un giorno, in classe, aveva tra le braccia un bambino di quattro mesi, che dormiva placidamente. Allora ha chiesto ai bambini di osservare il suo sonno, e come fosse bello, rilassato, felice. Dopo poco i bambini potevano persino sentire il suo respiro delicato. Così li ha invitati ad imitare il suo silenzio, ed i bambini hanno accolto curiosi questo gioco. Così, dopo poco, i bambini cominciarono ad accorgersi delle gocce di pioggia che cadevano in cortile, e del canto di un uccello posato su un albero lontano.
I bambini avevano cessato ogni movimento e prodotto un silenzio collettivo, che è stato per loro una profonda esperienza artistica. E una liberazione.

Il silenzio in questo modo assume un connotato positivo.
In silenzio si possono cogliere meglio anche i rumori e i suoni che la natura produce: la pioggia, lo scricchiolio di una foglia calpestata da un passante, il vento che sembra cantare...
Educando i bambini al silenzio loro non lo interpreteranno come "punizione" e anzi lo sentiranno come un gioco "magico" e una liberazione.
Proviamo a sperimentarci in questa attività.
Se siamo soli potremo richiedere il silenzio per ascoltare il rumore della pioggia e del vento: se noi ci metteremo in silenzio con l'orecchio proteso verso la finestra e molta concentrazione il bambino dopo un pò ci imiterà e vorrà scoprire cosa stiamo ascoltando di così interessante. Lo troverà un gioco arricchente.
Se siamo in gruppo potremo inserire un cd con una bella melodia rilassante a basso volume in un'altra stanza.
Nella stanza dove sono i bambini con il vocio non si sentirà la musica: riciediamo il silenzio con calma e con un'aria di mistero, portiamo la mano all'orecchio quasi come a simulare un'amolificazione dell'udito...
i bambini ben presto faranno lo stesso
e pian piano tutti silenziosamente scopriranno la melodia che era nascosta dal loro vociare e scopriranno che il silenzio è un momento magico di sorprese: quella musica c'era ma non potevano sentirla perchè non c'era silenzio...
In questo modo aiuterete il vostro bambino nell'interiorizzazione e lo invoglierete a prestare maggiore ascolto al mondo che lo circonda.
Vedrete come a volte sarà lui stesso a richiedere il gioco del silenzio perchè il suo premio sarà un rumore, un suono, una melodia che altrimenti non avrebbe potuto ascoltare.
Buon inizio settimana e a più tardi con il nostro calendario dell'avvento!

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