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Monti: "Con Silvio spread a 1200 punti!".

Creato il 07 agosto 2012 da Freeskipper
Monti: "Se il precedente governo fosse ancora in carica, ora lo spread italiano sarebbe a 1200 o qualcosa di simile!". Fa caldo. Fa molto caldo! E con queste caldane si corre il rischio di dare i numeri! Il colpo di calore non risparmia neppure Palazzo Chigi e il premier Mario Monti in un'intervista rilasciata al Wall Street Journal dà i numeri! "Spero che il mio governo - continua il premier - possa aiutare a cambiare la mentalità degli italiani, non sostituendola con quella tedesca, ma ci sono degli aspetti - come la solidarietà spinta a livello di collusione - che sono alla base di comportamenti come l'evasione fiscale. Le riforme fatte finora dal governo non bastano a rimettere l'Italia in forma, occorre che mettano bene radici nei comportamenti degli italiani in modo da sopravvivere anche a governi vecchio stile. Ho sempre ritenuto che la concertazione sia stata una pratica utilizzata in modo troppo esteso in passato - ha dichiarato il premier alla versione on line del Wall Street Journal che gli chiedeva un commento sul frequente ricorso dei governi italiani al negoziato con Confindustria e sindacati. - La concertazione è come il dentifricio: se non lo chiudi, finisce tutto fuori."! Fonti della presidenza del consiglio, interpellate in merito all'intervista rilasciata dal premier Monti al Wsj, precisano che "non c'è alcuna intenzione polemica nei confronti del passato esecutivo e che la stima di uno spread a 1200 viene da una proiezione degli effetti della speculazione sul nostro paese se non si fossero dati segni di discontinuità con il passato. E' infatti noto - spiegano - che lo spread in sei mesi era salito dai 150 punti base di maggio ai 550 di novembre. Le stesse fonti ricordano che anche per tale motivo si ricorse al governo tecnico, che potesse raccogliere consensi parlamentari tali da poter mettere mano a riforme fondamentali per il paese oltre che per far approvare misure anche impopolari ma non più procrastinabili.". Ma noi ricordiamo un'altra storiella! Quella di certi ‘tromboni’ che ci avevano assicurato che la crisi dipendeva solo dall’uomo di Arcore e dalla sua scarsa credibilità all’Estero. Lo stesso Mario Monti che prima si era detto sicuro di riuscire ad abbassare il differenziale di rendimento Btp-Bund salvo poi (una volta che ha sfondato la quota dei 500 punti) dire che lo spread non dipendesse da lui. Ci hanno fatto credere, per anni, che solo liberandoci di Silvio Berlusconi, solo diventando più ‘credibili’, di costumi morigerati e di usi meno dissoluti, insomma con un premier più sobrio, lo spread si sarebbe abbassato e che Piazza Affari avrebbe rivisto il segno ‘+’ davanti ai suoi indici! E molti di noi se la sono pure bevuta!!! Ma oggi, col senno di poi, possiamo dire che non è andata proprio così!

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