Oggi è il giorno annunciato per le dimissioni del Premier, Silvio Berlusconi che nelle prossime ore andrà al Colle. Nella gionata di domani, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano procederà con le consultazioni per trovare il nuovo esecutivo.
Il nome che sembra mettere tutti d’accordo, resta quello di Mario Monti. Il neo Senatore a vita ha infatti conquistato anche le opposizioni, compreso l’idv, critico in un primo momento e disposto ora ad appoggiarlo. A sorpresa però, Monti non avrebbe più, come nei giorni scorsi era sembrato, l’appoggio di Silvio Berlusconi e del suo partito che d’un tratto si trova contrario a un Governo costituito da soli tecnici. La lega intanto rimane fedele alla linea ribadendo la contrarietà all’esecutivo guidato da Mario Monti. I nomi che circolano in sostituzione sarebbero quelli di Angelino Alfano e di Lamberto Dini.
Napolitano al momento resta alla porta, aspettando a dare l’incarico all’ex Commissario europeo, anche se secondo alcune fonti parlamentari, la decisione sarebbe già stata presa: il nuovo Governo si formerà anche senza l’approvazione del pdl. A quel punto però, Monti dovrebbe ricevere la fiducia in Parlamento e in caso contrario si andrebbe a elezioni anticipate. Probabilmente sarebbe proprio il Governo del Senatore a vita a guidare il Paese fino alle votazioni.
La decisione finale, Berlusconi e i suoi la prenderanno domani durante l’Ufficio di presidenza. Il partito sarà pronto a riferire a Napolitano le decisioni prese alla riunione.
Intanto il Cavaliere si sentirebbe messo da parte sulle decisioni da prendere riguardanti il programma e sulle trattative che porterebbero alla formazione del nuovo Governo. per questo motivo, secondo molti, Berlusconi sarebbe dunque più propenso a sponsorizzare, come Capo del Governo, il segretario del pdl, Angelino Alfano. In più, questa ipotesi sarebbe avallata anche dalla lega.
Il PD intanto attende le prossime ore, ma ribadisce, con il segretario Pierluigi Bersani l’appoggio a Monti: «Siamo pronti a sostenere un governo guidato da Monti – dice Bersani, che aggiunge – Non stiamo parlando di grandi coalizioni, né di unità nazionale ma di un governo di emergenza e di transizione, su indicazione del Capo dello Stato». L’appoggio arriva anche da Di Pietro che era apparso critico nelle prime ore: «A Monti come persona ed economista do e darò tutto l’appoggio possibile». Il sì però l’Italia dei valori lo darà solo dopo aver chiari il programma, la formazione dell’esecutivo e la durata.
Nel frattempo è arrivato un comunicato scritto da parte delle parti sociali: Abi, Ania, Alleanza delle Cooperative, Confindustria, Rete Imprese Italia, Cisl, Uil e Ugl che spiegano: «Il tempo dell’attesa è finito. Lunedì l’Italia deve avere un nuovo Governo di emergenza nazionale con una guida autorevole e il più ampio consenso in Parlamento. Abbiamo piena e totale fiducia nell’operato del Presidente della Repubblica, questa è la condizione per garantire la crescita, la stabilità e sopratutto la salvezza del Paese. Tutte le forze politiche, nessuna esclusa, devono dare il proprio contributo. Chi si sottrarrà a questo impegno si assumerà la responsabilità di portare il Paese in una drammatica situazione di non ritorno».