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Montolivo, Peruzzi e gli altri: la maledizione del 31 maggio

Creato il 03 giugno 2014 da Aplusk

storia italia ai mondialiLa maledizione del 31 maggio, la sfortuna dei giorni prima della partenza. Questa volta è toccato a Riccardo Montolivo, durante una banale amichevole contro l’Irlanda, l’ultima prova prima di imbarcarsi per il Brasile.
A volte il destino è così, gioca tiri mancini e bisogna prenderla con filosofia, obtorto collo: frattura della tibia sinistra e addio ai campi per i prossimi 6 mesi. Non è il solo Montolivo ad aver fatto i conti con un forfait inaspettato proprio prima di un Mondiale.

Montolivo, Peruzzi e gli altri: la maledizione del 31 maggio

Era il 31 maggio del 1998 anche quando Angelo Peruzzi si fece male durante il ritiro a Coverciano. Stiramento al gemello interno della gamba sinistro; nulla da fare. Il destino fu ugualmente bastardo con lui e benevolo con Gianluca Pagliuca; lui sì, fece le valigie per la Francia per giocarsi il Mondiale.

Una letteratura profonda, che ruota attorno ai casi sfigati di chi era in procinto di giocarsi il Mondiale. Riavvolgiamo ulteriormente il nastro, prima di Peruzzi arrivò Pietro Anastasi. Non era il 31 maggio, ma gli ultimi giorni delle scelte di un ct (Valcareggi) che fu costretto a rinunciare al bomber juventino, senza troppe valutazioni: fu operato d’urgenza per i dolori al basso ventre. Addio Messico, al suo posto la scelta cadde sul duo Boninsegna e Prati.

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Altro passo indietro, altro Mondiale, altro forfait eccellente. Giacinto Facchetti si era fratturato le costole prime del Mondiale in Argentina del 78’. Ci andò lo stesso, perché Bearzot lo volle lo stesso per sostenere la compagnia azzurra. Il ct friulano dovette rinunciare anche a Bettega quattro anni dopo per l’infortunio rimediato qualche mese prima a causa dello scontro con Munaron dell’Anderlecht. Per Bettega e l’Italia fu un trauma più duro della botta ricevuta. Ma la conquista della terza Coppa del Mondo fece dimenticare tutto a tutti. Non a Bettega.

Mondiali Italia: forfait anche per Negri e Pessotto

Nel 66’ fu lo sfortunato turno di William Negri, appena laureatosi campione d’Italia con il Bologna, che non poté difendere i pali durante il Mondiale inglese, per il tremendo infortunio al ginocchio; le chiavi della porta degli Azzurri furono così consegnate ad Enrico Albertosi. Anche Benito Lorenzi nel circolo dei trombati alla vigilia di un Mondiale, negli anni cinquanta: anche in quegli anni si giocava in Brasile.

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Un salto in avanti, tornando all’epoca recente per ritrovare Gianluca Pessotto. Il Mondiale del 2002 in Giappone gli scappò dalle dita a causa della dannata gara contro l’Uruguay, un mese prima della partenza: rottura del legamento crociato e distrazione del collaterale. Niente da fare. Facciamo gli scongiuri, abbiamo già dato.


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