Monumentale (By Spartaco)

Creato il 23 giugno 2013 da Simo785

Il 23 giugno 1976 nasce uno dei centrocampisti più forti e ricercati dalle squadre di vertice in Europa nel recente passato, Patrick Vieira. Gigante, nemmeno troppo buono, ha accumulato nella sua lunga carriera tanti soprannomi (per gli interisti boa, polpo, bestia, giraffa, un vero e proprio zoo; per gli juventini era, più semplicemente, la torre), ma mai quanti i trofei vinti, sia in squadra che individualmente. Vieira fa parte di quella generazione di calciatori francesi cannibali che ha vinto Mondiale ed Europeo, certo non facilmente come l’attuale Spagna, magari avevano avversari più organizzati, una “preparazione” diversa, ma comunque è stato uno dei protagonisti della grandeur francese del calcio del recente passato. La carriera di Vieira inizia nel Cannes, debutta a 17 anni in prima squadra, diventa capitano l’anno successivo e, dopo due anni, parte, destinazione Italia. Non molti lo ricorderanno, ma il polpo viene acquistato dal Milan. Causa eccesso di campioni, con i rossoneri Vieira è costretto a stare in panchina. A Milano rimane giusto il tempo di vincere uno Scudetto che non sente suo poi parte, si mette agli ordini del connazionale Wenger, all’Arsenal. Con i Gunners il gigante fa reparto con il biondo Petit, suo compagno anche nella Nazionale dei trionfi. Subito si mette in mostra per la sua percentuale di passaggi riusciti, la resistenza, la grinta, la corsa, il senso della posizione, insomma, con tutte queste doti non poteva certo passare inosservato! A Londra gioca per 9 anni, titolare inamovibile, dal 2003 ne diventa uomo simbolo indossando la fascia da capitano. Con i biancorossi vince 3 Campionati, 4 Coppe d’Inghilterra e 4 Community Shield. Il periodo passato all’Arsenal, eccezione fatta per qualche piccolo infortunio, è il periodo migliore della carriera del gigante senegalese. Contestualmente con la nazionale francese conquista la Coppa del mondo nel 1998, l’Europeo nel 2000 e la Confederations Cup nel 2001, anno in cui è eletto miglior giocatore francese.

Vieira dopo la bellissima parentesi inglese, “flirta” con il Real Madrid, ma alla fine accetta il contratto proposto dalla Juventus. Con i bianconeri rimane un solo anno, vince lo Scudetto, anche se Calciopoli lo revocherà. A Torino inizia con il piede giusto, si fa valere anche sotto porta, ma non riesce ad esprimersi sempre al massimo a causa della pubalgia.Con la Juventus in Serie B, Vieira passa ai rivali dell’Inter. A Milano trascorre 3 stagioni e mezzo, dimostra di essere un campione, ma va a corrente alternata a causa di infortuni rimediati sempre con la Nazionale, è anche per questo motivo che i rapporti con la società si incrinano e, nonostante alcune belle prestazioni, da incorniciare la finale di Super Coppa vinta contro la Roma nel 2006, 2 goals pesantissimi i suoi, a gennaio 2010 lascia l’Italia per tornare in Premier League, questa volta sponda Manchester City.

Dopo Mourinho, quindi, si mette a disposizione di un altro ex interista, Mancini. Il tecnico italiano lo lascia spesso in panchina, alla fine Vieira nel 2011 lascia il calcio giocato per accettare un incarico dirigenziale con i citizens.Ora che non calca più i campi rilascia dichiarazioni con la stessa sicurezza con cui si muoveva in campo. Obiettivo di alcune dichiarazioni Materazzi, suo ex compagno di squadra all’Inter. Lo ha definito il giocatore più fesso con cui abbia mai giocato. Non ha avuto esitazioni a definire Zidane il miglior compagno di sempre e, tornando sul difensore interista ha specificato: “Penso che lui sia un bel giocatore, ha giocato un ottimo Mondiale nel 2006, segnando anche una rete in finale. C’è chi lo ama e chi lo odia; da parte mia posso dire che non mi siederò mai a mangiare al suo fianco.” Certo la diplomazia non è il suo punto forte, ma viva la sincerità. Ovviamente la considerazione per gli ex nerazzurri non è solo negativa: si è dispiaciuto per l’infortunio capitato a Zanetti, ma ha aggiunto:  “Non ho dubbi che tornerai più forte che mai, amico mio!” Queste sono parole che fanno davvero bene al calcio, come le parole spese per il giovane centrocampista juventino, Pogba. Molti già dalle prime apparizioni l’avevano paragonato al monumentale centrocampista francese. Vieira dice di esserne rimasto colpito già da una partita contro il Portogallo sia per il tiro, che per la sicurezza e la fisicità. Per l’ex capitano dell’Arsenal è già più forte di quanto lo era lui, gli ha augurato di prendere le redini del centrocampo della Nazionale. Ai più nostalgici non rimane che sperare che questo Vieira 2.0 riesca a somigliare abbastanza alla sua “musa”, ricordargli il suo incedere sicuro a centrocampo, magari girovagando meno per l’Europa, anche se questo, purtroppo, è un elemento quasi imprescindibile del calciatore moderno. Vedremo cosa ci riserverà il futuro, per ora apprezziamo le dichiarazioni schiette di un grande campione e, visto che è tempo di giornate al mare, avremo di che parlare, oltre al classico  “fantamercato”.


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :