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Moon knight - dalla morte

Creato il 29 settembre 2015 da Lafirmacangiante
(di Warren Ellis e Declan Shalvey, 2014)
MOON KNIGHT - DALLA MORTEMoon Knight o The White Knight Returns. Non sappiamo bene per quale ragione precisa ma il cavaliere lunare di casa Marvel non è mai (ne è ancora) riuscito a ritagliarsi un vero posto nell'empireo dei supereroi di serie A. Eppure di tanto in tanto torna a far capolino con una serie personale o con una mini, insomma The White Knight Strikes Again.
In fondo, pur non conoscendone la storia a menadito, a me Moon Knight è sempre piaciuto, trovo che il personaggio sia uno di quelli azzeccati e pieni di fascino in attesa che l'autore giusto arrivi a coglierne tutte le potenzialità. Ci aveva provato poco tempo fa Brian Bendis, autore di una saga discreta che si concentrava sulla sanità mentale di un eroe affetto da disturbo da personalità multipla.
Se nella suddetta maxiserie i compagni di viaggio immaginari del milionario Steven Grant erano, oltre al suo alter ego Moon Knight, i Vendicatori Capitan America, Spider-Man e Wolverine, nella nuova serie orchestrata da Warren Ellis almeno sotto questo aspetto si torna alle origini. Rientrano infatti in gioco le vecchie identità di Moon Knight: Steven Grant (il milionario), Marc Spector (il mercenario) e Jake Lockley (il tassista). E poi c'è Konshu, la divinità egizia protettrice della notte, l'entità grazie al quale tutto è iniziato. Ma Ellis non si ferma qui, in maniera subdola ricompone la mente dell'eroe quasi a farlo sembrare in apparenza sano, imputando, per mezzo delle teorie della dottoressa che segue Marc Spector, tutte le stranezze e i cambi di registro del suo paziente ai vari aspetti della divinità Konshu. Ma chi è questa dottoressa e come fa a sapere del legame tra Spector e Konshu?
Quindi un Moon Knight figlio di Konshu e un po' più sano di mente? Naaaaa, non credo proprio. Al momento questi sono i semi gettati lì da quel geniaccio di Ellis, semi che spetterà a Brian Wood, autore dei successivi sei episodi, coltivare e far crescere. E sono solo accenni, per il resto Warren Ellis torna a una struttura a lui cara già sperimentata nel suo Global Frequency, una struttura dove i singoli episodi sono storie chiuse e autosufficienti nei quali oltre a narrare una vicenda, l'autore si toglie il gusto di sperimentare, nella narrazione e nella costruzione visiva delle tavole grazie all'aiuto dell'ottimo matitista Declan Shalvey.
MOON KNIGHT - DALLA MORTE
Il tratto nervoso dell'artista tratteggia al meglio la personalità di quello che è ormai diventato a tutti gli effetti un bianco protettore dei viaggiatori notturni, un Moon Knight che può palesarsi nella sua terrificante cappa bianca come all'occorrenza con un candido completo giacca e cravatta. In quasi ogni storia si trova almeno una soluzione grafica particolare con vette d'originalità toccate nel secondo episodio (sia narrative che visive) e nella splendida sequenza onirica del quarto, che presenta le migliori tavole psichedeliche viste da qualche tempo a questa parte.
L'edizione Panini è davvero elegante, piacevole anche al tatto, confezionata in volumi con un bianco e nero da favola (le storie all'interno sono a colori). Al momento la serie prosegue con un cambio d'autore ogni sei numeri, situazione perfetta per la pubblicazione italiana in volumi. Dopo Ellis arriverà Brian Wood, seguito a ruota da Cullen Bunn.
MOON KNIGHT - DALLA MORTE

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