di Wes Anderson (USA, 2012)
con Jared Gilman, Kara Hayward, Edward Norton, Bruce Willis, Tilda Swinton, Bill Murray, Frances McDormand, Bob Balaban.
VOTO: ***/5
'Il 'solito' Anderson'. Questo era il commento ricorrente dei (pochi) spettatori in sala alla fine del film. Qualcuno lo diceva col sorriso negli occhi, qualcun altro con le palpebre abbassate mentre si stiracchiava prima di alzarsi dalla sedia... Ergo: il fatto di avere uno stile e un modo personalissimo di fare cinema, come Wes Anderson indubbiamente ha, è un bene o un male? Il fatto, cioè, che i suoi film siano assolutamente riconoscibili fin dal... manifesto, è una qualità o un difetto?
La risposta potrebbe sembrare scontata: 'Avercene - diremmo - di registi dallo sguardo così disincantato e non 'omologati''. Verissimo. E anche quest'ultimo Moonrise Kingdom non fa eccezione: è un film di Anderson al 100%, che come tutte le altre sue pellicole richiede allo spettatore di 'abbandonarsi' completamente e liberare la propria fantasia, pena la noia. Il problema è che anche gli spettatori cambiano: cambiano a causa dell'età, degli stati d'animo, di momenti e scelte particolari cui la vita ti mette davanti. Ed ecco che allora quello stesso film, che in altri momenti ti sarebbe piaciuto fino alle lacrime, stavolta ti lascia abbastanza indifferente. Non ti coinvolge.
Jared Gilman e Kara Hayward, i due bravissimi protagonisti
E' esattamente quello che è accaduto a me: Moonrise Kingdom: in questo momento della mia vita, non mi ha entusiasmato. Sarà che la mia mente 'da bancario' (quale sono) non mi aiuta nei voli pindarici, ma ho trovato questo film molto autoreferenziale e abbastanza scontato. Non brutto, intendiamoci, anzi in certi momenti è una vera gioia per gli occhi e per il cuore. Però sì... questa volta dico anch'io 'il solito Anderson' con una certa indifferenza, tipica di chi si avvicina a un prodotto trovando esattamente quello che si aspetta di trovare. Ma magari alla maggior parte degli spettatori Anderson piace proprio per questo: e allora... va bene così! E certamente se vi sono piaciuti I Tenenbaum, Mr. Fox e Il treno per il Darjeeling, anche questo non vi dispiacerà.Bill Murray, Frances McDormand, Ed Norton, Bruce Willis
Moonrise Kingdom si svolge nella metà degli anni '60 (è forse il primo film di Anderson che ha una collocazione temporale ben definita) in una bellissima isoletta dell'Atlantico, incontaminata e abitata da pochissime persone, perlopiù bigotte e conformiste, assolutamente impreparate ad affrontare le terribili 'tempeste' che si stanno per abbattere sulle loro vite: una molto concreta, rappresentata da un tifone che si accinge minacciosamente a spazzare via le fragili casette di legno; l'altra simbolica, ovvero la rivoluzione culturale che sarebbe deflagrata col '68. In questo contesto, due dodicenni complessati e taciturni decidono di scappare di casa per cercare un briciolo di felicità: la loro mèta è una piccola caletta sconosciuta e senza nome, una specie di 'posto delle fragole' che ribattezzeranno poeticamente 'Il regno della Luna Nascente'.Tilda Swinton
Lui è un boy-scout orfano, timidissimo e odiato dai compagni, nonchè dai genitori adottivi. Lei una coetanea musona e depressa, 'schiava' della propria famiglia e che si porta sempre dietro un binocolo per 'vedere il mondo più da vicino': la loro fuga sarà breve, ma sufficiente a scatenare il panico nella piccola comunità, incapace di comprendere i loro sentimenti e le avvisaglie di un mondo che cambia. L'amore è difficile a tutte le età, sembra dirci il regista, ma i sentimenti vanno sempre rispettati. Anche a dodici anni. Anche se sembri un ciuffo di paglia in mezzo alle onde impazzite di una tempesta...Il film è carino, moderatamente ruffiano, abbastanza compiaciuto: Anderson cita se stesso e si ripete consapevolmente, ma stavolta il suo elogio dei 'diversi' e di un mondo 'salvato' dall'innocenza è piuttosto prevedibile e finisce per avvicinarsi un po' troppo dalle parti di Tim Burton... Tutto già visto, insomma, anche se le ottime prove dei due giovani attori debuttanti e di tutto il resto del cast ne fanno comunque un discreto prodotto da sfruttare come alternativa all'invasione di film natalizi e smielati di queste settimane. Ma non aspettatevi il capolavoro.