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Titolo: Moonstone Autore: Gina Laddaga Editore: Edizioni Il Pavone Collana: Progetto Parole Indipendenti ISBN: 9788896425442 Prezzo: € 7,99 (ebook) Genere: Romanzo Sottogenere: Urban Fantasy Anno di pubblicazione: 2012
Trama Ciara è una ragazza di origini americane, ma ha sempre vissuto nell'antica Montepulciano, cittadina in Toscana con i genitori e la nonna materna. Quando i genitori devono trasferirsi in America per lavoro e lei decide di restare con la nonna in Italia, incontra un ragazzo con le sembianze di "un dio delle nevi" che appare sempre quando Ciara, forte ed indipendente di natura, si ritrova in strane e pericolose situazioni. Lei non capisce perché, ma l'apparizione del ragazzo è sempre preceduta da quella di un lupo bianco, tanto che ne viene quasi ossessionata.Sawyer, è questo il nome del bel ragazzo, si innamorerà di lei e la trascinerà nel suo mondo, un mondo popolato da lupi, pietre di luna e faide familiari. La ragazza per seguire il suo amato dovrà fare delle scelte: scelte che coinvolgeranno anche persone a lei care. Ciara e Sawyer sono legati fin dalla nascita, la verità deve essere svelata ai giovani amanti. Sarà una verità scomoda?
Il mio voto
La mia recensione
Ho terminato da pochi giorni la lettura di “Moonstone” di Gina Laddaga e non posso fare a meno di sentirmi ancora parte di questa dolcissima storia d’amore oscurata dall’ombra di una delle figure più conosciute del panorama fantasy, cioè il lupo. “Moonstone” è il primo volume di una trilogia e, in questo capitolo introduttivo, l’autrice approfondisce in modo esauriente e particolareggiato le personalità dei protagonisti e le loro relazioni, avvicinandoci ai suoi personaggi in maniera graduale e permettendoci di affezionarci ai loro pregi e ai loro difetti, così che, quando l’aspetto fantasy fa la sua entrata in scena, ci troviamo totalmente coinvolti nelle vicende e la curiosità di sapere come andrà finire non farà altro che divorarci incessantemente. Ciara Roberts è una ragazza di origini americane che vive a Montepulciano insieme alla nonna materna. I suoi genitori sono tornati da poco a vivere negli States e lei, non volendo lasciare la sua vita, i suoi amici e tutto ciò che conosce e a cui è affezionata, ha deciso di restare in Italia e di mantenersi con le proprie forze. La sua vita è molto semplice e ordinaria: due lavori, uno come cameriera in un pub e l’altro come baby-sitter, una casa da dividere con una nonna complice e affettuosa, un’amica con cui ha un legame forte sin dall’infanzia, una passione sfrenata per le belle auto. L’unica caratteristica che la rende, in un certo senso, speciale e fuori dal comune è la capacità, ereditata dalla nonna, di vedere le auree delle persone. Ciara, infatti, è in grado di capire e distinguere l’animo delle persone in base al colore delle loro auree. Una sera, mentre sta andando al pub per iniziare il suo turno, si imbatte in un ragazzo dagli occhi di ghiaccio e dalla pelle chiarissima, in netto contrasto con i suoi capelli neri ravvivati da un ciuffo albino, e si sente immediatamente attratta da lui. Sawyer Davis è un tipo di poche parole ed enigmatico, un ragazzo strano e silenzioso che appare sempre all’improvviso e dal nulla. Quello che, però, insospettisce Ciara più di qualsiasi cosa è il fatto che Sawyer non ha l’aura ed è un fatto decisamente insolito e che incontra per la prima volta nella sua vita. Da quel momento l’esistenza della ragazza comincia a riempirsi di dubbi e domande senza risposte, senza contare il fatto che i suoi spostamenti sono osservati da un bellissimo lupo bianco che la segue ovunque e di cui non riesce a capire le intenzioni. Chi è Sawyer? Come mai la sua aura è invisibile? E perché un lupo la insegue? Quando ho iniziato a leggere “Moonstone” ho divorato le prime cento pagine in un batter d’occhio perché mi sono ritrovata immediatamente catapultata nel mondo di Ciara e non riuscivo più a staccarmene. Che cosa mi ha tenuta incollata da subito alla storia? La risposta è semplice. Lo stile dell’autrice. Mi piace il suo modo di raccontare, informale e immediato, vivace e ironico, diretto e moderno. La scrittura di Gina Laddaga è concisa ma descrittiva, schietta e spigliata, briosa e disinvolta, e mi ha fatto scappare più di un sorriso. Soprattutto nella prima parte, quando si segue Ciara nella vita di tutti i giorni e viene presentata la sua realtà, la prosa è talmente fluida e scorrevole, talmente vivida che sembra di stare lì, all’interno del libro, e di ascoltare le confidenze di un’amica di vecchia data. Sono rimasta molto colpita da questo fattore perché, leggendo il romanzo, mi sono sentita immediatamente a mio agio e non ho fatto assolutamente fatica ad immedesimarmi nella protagonista. Ci sono vari aspetti che voglio analizzare di questo romanzo, quindi andrò per gradi. Partiamo dalla storia d’amore tra Ciara e Sawyer e del loro legame. Il sentimento che unisce i due giovani è molto dolce ed estremamente romantico, forse ancora un po’ ingenuo, tenero e puro, ma nello stesso tempo anche passionale e selvaggio. È un amore istantaneo, che nasce da un colpo di fulmine e li lega eternamente. È il primo grande amore, quello che ti fa dimenticare tutto e ti ossessiona, quello che occupa incessantemente i tuoi pensieri, e ogni sfumatura del sentimento è estrema. L’amore giovane ed immortale. Ha un fascino indiscusso perché è un sentimento privo di sbavature, privo di egoismo, privo di incertezze. È stato bello leggere questa storia perché racconta dell’amore incorrotto e limpido, nonostante i protagonisti siano già adulti, quindi non siamo nel mondo scolastico degli Young Adult. L’amore che Ciara e Sawyer provano l’uno per l’altro è totalizzante e completo, è fulmineo e profondo, intimo e sconosciuto, è così forte che permette ad entrambi di affrontare ogni problema o paura senza tentennamenti perché traggono forza dalla loro unione. I personaggi della storia sono descritti bene e ognuno presenta una personalità specifica. Ciara è quella che viene approfondita maggiormente e bastano davvero poche pagine per capire il suo carattere indipendente e risoluto e il suo temperamento vivace ma equilibrato. Sawyer è sicuramente il più pacifico tra i due, anche se la sua doppia natura crea una dualità nella sua personalità, quindi è un ragazzo abbastanza calmo e dolce, ma può diventare in un secondo duro e selvaggio. Tra i personaggi secondari Ronda è sicuramente la mia preferita! Amica fraterna di Sawyer e ragazza leale e coraggiosa, è la figura che porta più vivacità alla storia e mi è stata immediatamente simpatica. Un’altra ragazza tutto pepe è Celeste, la migliore amica di Ciara, che è un vero vulcano mondano e ha sempre il sorriso sulle labbra. Il personaggio più indecifrabile, invece, è Silvio, un ragazzo diviso tra il rancore e la solitudine, che si frapporrà tra Ciara e Sawyer e si immischierà nella loro relazione, e di cui è difficile capire i pensieri e le intenzioni fino alla fine. L’ambientazione della storia mi è piaciuta molto e ho apprezzato le descrizioni accurate di Montepulciano e dei luoghi che si trovano nelle sue vicinanze. Non ci sono incongruenze o dettagli fuori posto, anzi tutto è ben studiato e posizionato con logica. Inoltre, ho gradito molto il fatto che per ogni fattore ci sia una spiegazione: il fatto che Ciara e Sawyer abbiano nomi stranieri ma vivano in Italia, ad esempio, è giustificato da eventi passati. “Moonstone” è un romanzo urban fantasy ed è incentrato sulla figura del lupo, quindi la parte fantastica esplora il mondo dei licantropi e il rapporto tra umani e tali creature. Essendo il primo volume di una trilogia, in questa parte della storia l’elemento fantasy ha la sua importanza, anche se viene dato più spazio all’evolversi del rapporto tra i due protagonisti. Questa è una mossa che ritengo giusta perché in un libro c’è bisogno prima di tutto di instaurare un buon rapporto con i personaggi della storia, in modo da poter affrontare insieme a loro le vicende che li vedranno coinvolti. Penso di poter dire che il romanzo è diviso in tre parti da un confine invisibile: nella prima viene presentato il quadro generale e si fa la conoscenza di Ciara e della realtà e delle persone che la circondano e la narrazione è resa più intrigante dall’atmosfera misteriosa creata dai dettagli fantasy che sono disseminati nei vari capitoli; nella seconda l’autrice si dedica principalmente alla storia d’amore tra i due protagonisti e all’evoluzione del loro rapporto; nella terza, invece, entrano in scena nuovi personaggi e il ritmo si fa più veloce perché gli eventi prendono una piega più pericolosa e c’è più azione e adrenalina, viene dato più spazio alla parte fantasy e questo fa presagire che nei seguenti volumi la figura dei licantropi avrà un ruolo centrale e che condizionerà completamente le vite dei protagonisti. “Moonstone”, il cui titolo evocativo si riferisce a un elemento ben preciso e che ha fondamentale importanza all’interno della storia, è un romanzo urban fantasy scritto molto bene e con un intreccio appassionante e lo consiglio soprattutto alle lettrici che amano le storie d’amore dolci e romantiche, quelle storie d'amore che fanno sognare, arricchite dall’atmosfera misteriosa e gelidamente selvaggia che solo la figura del lupo può donare.
Monia Iori
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