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Morando Morandini – Ricordo di un grande critico e un grande uomo

Creato il 30 ottobre 2015 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma
je m'appelle Morando

Venerdì 6 e sabato 7 novembre 2015 presso Spazio Oberdan e MIC – Museo Interattivo del Cinema, Fondazione Cineteca Italiana presenta un omaggio a Morando Morandini, un grande critico e un grande uomo, un ricordo a pochi giorni dalla sua scomparsa per mantenere viva la sua genialità, e contestualmente presenta l’iniziativa LA BIBLIOTECA DI MORANDO, un progetto di conservazione e valorizzazione della sterminata biblioteca di Morando che la famiglia ha voluto depositare negli archivi della Cineteca Italiana, composta da oltre tredicimila volumi, lettere, foto, faldoni di appunti a partire dal 1952.

Critico e giornalista cinematografico dalla poliedrica personalità, Morando Morandini è stato essenziale per l’evoluzione linguistica dell’arte cinematografica. Era nato nel 1924 a Milano, e la sua città nel 2014 lo aveva premiato con l’Ambrogino d’oro. Nel mondo del cinema e della cultura in generale Morandini ha rappresentato un esempio unico di competenza, passione e rigore professionale e morale. Critico cinematografico al quotidiano “La Notte” (1952-1961), poi a “Il Giorno” (1965-1998), ha firmato inoltre numerose monografie su celebri registi, è stato coautore con Goffredo Fofi e Gianni Volpi di una importante “Storia del cinema” (1988) e nel 1995 ha pubblicato “Non sono che un critico”, aurea sintesi della sua esperienza e del suo pensiero. Dal 1999 ha curato, insieme alla moglie Laura e alla figlia Luisa, il celebre “Il Morandini. Dizionario dei film”, la cui edizione 2016 (la diciottesima) è appena uscita in libreria.

Venerdì 6 novembre presso Spazio Oberdan, a partire dalle 18.30, in programma il bellissimo documentario Je m’appelle Morando. Alfabeto Morandini di Daniele Segre, in cui il critico si racconta davanti alle telecamere dell’amico regista in due momenti diversi della sua vita. Un video ritratto di un gioco intellettuale tra due amici che condividono la passione per la settima arte e ne hanno fatto un lavoro per la vita.

Prima e dopo la proiezione chiunque vorrà intervenire potrà dare la sua testimonianza sulla figura del grande critico, per una conversazione a più voci che ci sembra il modo migliore di ricordarlo.

Nel corso della serata, condotta da Luisa e Lia Morandini, sarà presentato come detto il progetto LA BIBLIOTECA DI MORANDO. Il piano prevede la destinazione di un’area speciale (quello che è stato sino a dicembre 2013 l’archivio della Cineteca di Milano in Via San Martini, ingresso pedonale accessibile anche dall’adiacente naviglio della Martesana) dedicata alla consultazione della vasta biblioteca di Morandini. Contestualmente è prevista la creazione di un catalogo digitale integrato, con interfaccia 3D, dei materiali componenti il fondo Morando Morandini (lettere, fotografie, video). Il progetto include anche la creazione di una stanza delle proiezioni cui assistere a clip estratte da film legati alla carriera di Morandini, e l’organizzazione di workshop di critica per studenti ed esperti di Storia del Cinema.

Tra gli obiettivi di questo importantissimo progetto: salvaguardare i documenti del fondo Morandini provvedendo alla loro digitalizzazione; fornire uno strumento di consultazione o studio su un protagonista della storia del cinema e dello spettacolo milanesi; divulgare, più in generale, la cultura cinematografica della seconda parte del ‘900 mediante strumenti di facile accesso, in grado di coinvolgere il grande pubblico degli appassionati.

Sabato 7 novembre anche il MIC – Museo Interattivo del Cinema celebra il critico con la proiezione di tre lungometraggi particolarmente amati da Morandini: Prima della rivoluzione di Bernardo Bertolucci, Scarpette rosse di Michael Powell e Emeric Pressburger e Il porto delle nebbie di Marcel Carné.

PROGRAMMA OMAGGIO A MORANDO MORANDINI

Venerdì 6 novembre – Spazio Oberdan

Je m’appelle Morando – alfabeto Morandini
R., sc., fot., mont. e produzione: Daniele Segre. Int.: Morando Morandini. Italia, 2010, 53’.
Girato tra il 2004 e il 2010 a Levanto e a Milano, Je m’appelle Morando – Alfabeto Morandini è un gioco intellettuale tra due amici che condividono la passione per il cinema e ne hanno fatto un lavoro per la vita. Daniele Segre ritrae Morando Morandini nei luoghi a lui più familiari, nel silenzio dello studio di Milano e del giardino di Levanto – immerso nella carta e nei libri – e tra le strade della cittadina ligure, dove il critico scambia battute e opinioni con l’amico regista. A fare da contrappunto al racconto filmico, il suono della sua vecchia macchina da scrivere, inseparabile strumento del suo lavoro di fronte a cui si “isola” dal resto del mondo per concentrarsi esclusivamente sul proprio pensiero e quindi scrivere con una passione, una precisione e una scrupolosità da un artigiano orefice.

Il tutto sempre in nome di una scrittura densa e sintetica in cui ogni parola ha un peso specifico e un ruolo cruciale. Le lettere dell’alfabeto aprono varchi attraverso cui Morandini racconta la sua storia di critico e giornalista cinematografico, le amicizie, i suoi punti di vista sul cinema e la politica e più di tutto l’amore della sua vita, la moglie Laura. Il critico gioca anche con i decenni cinematografici, scegliendo per ciascuno un solo film, quasi come se stesse sfogliando le pagine de “ilMorandini”, il suo Dizionario dei Film edito da Zanichelli. Tra i titoli scelti non può assolutamente mancare Les Enfants du paradis (1945) di Marcel Carnè, la cui celebre battuta della protagonista «Je m’appelle Garance» diventa motivo per giocare nuovamente con le parole e identificarsi subito in un’idea di cinema autoriale, romantica e rigorosa.

Presenti in sala Luisa e Lia Morandini.

Ingresso libero.

Sabato 7 novembre – MIC-Museo Interattivo del Cinema
Prima di ogni film verrà proiettata un’intervista speciale di Morando Morandini

h 15.00 Prima della rivoluzione (Bernardo Bertolucci, Italia, 1964, b/n, 112’
Protagonista della storia è Fabrizio, giovane comunista di estrazione borghese, confuso sul proprio futuro. La sua crisi si aggrava quando uno dei suoi amici si suicida. Fabrizio, fra una zia innamorata di lui e una futura sposa amata solo dalla sua famiglia, scivola in una deriva esistenziale popolata solo di dubbi.

h 17.00 Scarpette Rosse (Michael Powell, Emeric Pressburger, Uk, 1948, 133’
Una giovane ballerina dal grande avvenire è divisa fra l’amore per la danza e quello che prova, ricambiata, per un affascinante compositore. Il suo conflitto interiore, l’eterno dilemma arte-vita, si concluderà in modo tragico.

h 19.30 Il porto delle nebbie (Marcel Carné, sc.: Jacques Prévert, dal romanzo omonimo di Pierre MacOrlan, Francia, 1938, b/n, 90’ con Jean Gabin, Michel Simon)
Jean, disertore dell’esercito coloniale, si reca al porto di Le Havre per imbarcarsi clandestinamente per il Venezuela. Lungo il tragitto incontra diverse persone, fra cui Nelly. Dopo una notte d’amore Jean sorprende il vecchio e ripugnante tutore di Nelly che cerca di violentare la donna. Lo uccide, e il suo destino non sarà migliore.

INGRESSO LIBERO

INFO
[email protected] / www.cinetecamilano.it  T 02 87242114



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