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Moratoria ai posteri!

Creato il 17 luglio 2012 da Patuasia

Riceviamo da Legambiente e volentieri pubblichiamo.

A fronte delle 236 subconcessioni a scopo idroelettrico già autorizzate, giacciono nei cassetti dell’Assessorato ai Lavori Pubblici ben 104 domande di concessione. A queste la Delibera Viérin non si applica poiché non è possibile, per legge, congelare pratiche già avviate. Inoltre la delibera abolisce la precedente, promulgata dalla Giunta Caveri, che indicava criteri restrittivi per le concessioni. Così è molto probabile che tutte o quasi le 104 domande saranno accolte. Il nostro Circolo aveva presentato già nel maggio 2010 un’articolata proposta di vera moratoria del settore. Proponevamo contestualmente un esame globale della situazione dei nostri torrenti ed eventualmente un aggiornamento del Piano di Tutela delle Acque in senso restrittivo.All’epoca la proposta aveva suscitato un certo dibattito nell’opinione pubblica – ricorda la presidente Alessandra Piccioni – mentre non avevamo registrato reazioni da parte dell’Amministrazione Regionale che non ha ritenuto di regolamentare l’idroelettrico nemmeno in sede di linee guida alle rinnovabili”. Per quanto tardiva e dilatoria, la Delibera Viérin darebbe il tempo di fare almeno questo: individuare i siti non idonei alla realizzazione di nuovi impianti, come del resto è già stato fatto per quelli eolici e fotovoltaici. Le linee guida nazionali offrono, al riguardo, spunti di puro e semplice buonsenso: sono siti non idonei le aree protette e le fasce di territorio ad esse antistanti, le aree a rischio idrogeologico e i torrenti di particolare pregio paesaggistico. Gli stessi criteri andrebbero ovviamente applicati anche nella valutazione delle 104 domande giacenti e nella VIA dei relativi progetti.


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