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Mordimi e pensieri vari sull'adolescenza

Creato il 21 settembre 2010 da Thegirlwithcurioushair
In un'atto di estremo masochismo, sono andata a vedere "Mordimi" al cinema e tra effluidi adolescenziali e pop corn volanti ho ripensato alla mia adolescenza.
Premetto che nella sala ero sicuramente, e di gran lunga, la più vecchia benchè accanto a me si fosse seduto un trittico di ragazze super elegantone, tutte acchittate che credevo avessero sui trent'anni per poi scoprire malamente che la più grande ne aveva la bellezza di diciotto.
Osservare tutta quella selva di adolescenti mi ha scatenato una strana sensazione di malinconia mista a gioia e un pò di rimpianto.
Gioia, e lo capirete da soli, per essere riuscita a superare in modo più o meno dignitoso l'età più folle e oscura della vita umana (dicono che uno dei pensieri fissi degli adolescenti, dopo il sesso, sia la morte e più possibilmente mediante suicidio che comprenda o molto sangue o molte pasticche, niente più sani impiccagioni ragazzi miei?) .
Malinconia perchè il passato rende sempre malinconici, sopratutto quando si pensa al se stesso in versione mignon e allora partono tutti quei discorsi dul tipo: "ma che pensavo?", "ma com'era quella cosa che mi era successa?", fino ad arrivare all'ultima importantissima domanda: "sono davvero stata così piccola?".
Sono davvero stata così piccola? si, ero piccola, ero inesperta, ero stupida, mi macchiavo dei peggiori comportamenti ma ne uscivo sempre pulita, perchè inconsapevole di quello che facevo.
Tutte cose che avrei pagato dopo, e con gli interessi.
Ed in fine il rimpianto, rimpianto di non essere stata quello che volevo essere, di non aver pensato certe cose e di non averne dette delle altre.
Il segreto dell'adolescenza è tutto qui, nel così detto "senno di poi", dicono che sia un'età splendida, ed è un'età splendida quando da adulto ti guardi in dietro e ti vedi giovane, sano, pieno di vita, senza pensieri, è un'età terribile quando la vivi, vorresti fare delle cose ma sei frenato, vorresti essere te stesso ma ancora non sai cosa sei e allora ti sbatti tra conformismo e ribellione (che spesso, durante l'adolescenza, sono la stessa cosa) senza sapere se quel ruggito che ti viene da dentro è una sensazione che solo tu hai o se è qualcosa di condiviso e condivisibile.
Poi cresci e ti ritrovi a parlare con altri della tua adolescenza e scopri che quello che per te era un segreto inconfessabile, quelle sensazioni che impreziosivano la tua vita, erano molto simili alle sensazioni altrui e quindi non eri solo ma non eri neanche così "diverso" come pensavi il che ti lascia un pò di amaro in bocca ma di sicuro, molto di più, ti conforta.
Se potessi scegliere rivivrei la mia adolescenza ma non da adolescente, la rivivrei come sono ora, con la mia testa da nonpiùadolscente.
Quindi se qualche fatina vuole esaudire il mio desiderio io sono qui e nel frattempo cerco faticosamente di rimediare ai danni fatti.

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