Magazine Cucina
Tra rovi che camminano lungo una vecchia strada provinciale, oggi ho raccolto un po' di more. Mi sono graffiato le mani, naturalmente. Mani viola scuro, mani di mora. Altro che macchianera.
Le ho messe a cuocere senza lavarle, le ho spappolate; dipoi filtrate con un colino per togliere i fastidiosi semi. Ecco: ottocento grammi di purea di mora alla quale ho aggiunto zucchero di canna per poi ribollire e farne tre vasetti.
Siete invitati per un brunch domenica prossima. La tavola in giardino è già apparecchiata. Mangeremo sopra questi libri.
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