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Morellino di Scansano

Creato il 04 settembre 2011 da Vinook @Vinook_

In questa pagina parleremo di :

Morellino di Scansano

Zona di produzione


La Toscana è, da sempre, una vera e propria terra di vini. In questo caso la nostra attenzione si sposta a quella zona collinare che è compresa all'interno dei territori che fanno parte della provincia di Grosseto, in particolar modo quei terreni che si estendono tra i fiumi Ombrone e Albegna.

Si tratta, in poche parole, dell'intero territorio che risponde al nome del comune di Scansano, ma va ad occupare anche i territori amministrativi di Manciano, Magliano in Toscana, Grosseto, Semproniano, Roccalbegna e Campagnatico, tutti ovviamente compresi all'interno della provincia di Grosseto.

Storia


Morellino di Scansano 2
La storia di questo particolare vino rosso toscano è, senza ombra di dubbio, collegata a quella che caratterizza le colline che si trovano nella prima parte della Maremma, che rappresentano da secoli una delle aree maggiormente adatte alla coltivazione della vite.

Una delimitazione dei confini di tale area e un primo segno di protezione dell'ambiente si può già rinvenire con la presenza degli Etruschi, ma ha avuto il pregio di conservarsi intatta fino, in partica, ai giorni nostri.

Si tratta di un territorio che ha la particolare caratteristica di ospitare piogge piuttosto frequenti e concentrate, in modo particolare, in quel periodo che corrisponde essenzialmente alle due stagioni intermedie, ovvero primavera ed autunno.

Non solamente piogge, visto che spira anche una leggera e rinfrescante brezza, che viene filtrata dalle colline, spesso portata insieme al sole che spunta tra le valli dell'Ombrone e dell'Albegna: in poche parole, è un territorio che si presta naturalmente e perfettamente alla coltivazione della vite.

Le tradizioni vinicole legate al Morellino di Scansano, ci riportano indietro nel tempo, fino ad alcune testimonianze del XII secolo, rappresentate essenzialmente da alcuni documenti di stampo storico, che dimostrano l'antica origine di questo particolare vino rosso toscano, esaltando la sua bontà.

Nel corso del 1812, la produzione di vino era notevolmente aumentata rispetto ai secoli precedenti, al punto che vennero prodotti ben 5540 ettolitri di vino nell'intera zona compresa nel comune di Scansano: buona parte di questi ettolitri prodotti venne selezionata e classificata come vino di qualità superiore.

Vitigni


Le uve del territorio di Sangiovese sono senza ombra di dubbio la parte più importante che ha permesso la nascita del Morellino: ne parla specificatamente anche il disciplinare di produzione, che ha previsto una soglia minima, per quanto riguarda la presenza di tali uve, di una percentuale pari almeno all'85% delle uve che vengono sfruttate.

La percentuale che rimane, ovvero il 15%, dovrà essere selezionata all'interno di vitigni che vengono definiti “raccomandati” per tale territorio: in realtà, si tratta di una vera e propria lista, che include vini come il Canaiolo, il Malvasia e il Ciliegiolo.

Per quanto riguarda il titolo alcolometrico volumico intero annuale, dobbiamo ricordare che il Morellino di Scansano non deve superare una percentuale pari al 12,5%, così come la Riserva non deve andare oltre il 13%.

Nel caso in cui questo vino rosso venga destinato alla produzione di una Riserva, allora dovrà rispettare tutta una serie di regole per quanto riguarda l'operazione e la fase di invecchiamento: in poche parole, dovrà sopportare un periodo di invecchiamento che non deve mai essere inferiore ai due anni, e deve trascorrere almeno dodici mesi all'interno di una botte di legno.

Il periodo di invecchiamento parte dal primo gennaio che segue l'anno in cui vengono prodotte le uve.

La resa dell'uva per ogni ettaro corrisponde a circa 90 quintali, almeno fino al documento contenuto nella vendemmia 2006, che ha permesso di ottenere il riconoscimento DOCG, entrato proprio in vigore a partire dalla vendemmia dell'anno successivo.

Caratteristiche organolettiche


Il Morellino di Scansano si caratterizza per avere un tipico colore rosso rubino, che risulta sempre molto forte ed intenso, con la peculiarità di tendere al rosso granato man mano che invecchia.

Ad ogni modo, l'odore si presenta sempre piuttosto fine, caratterizzato da un ottimo livello di freschezza, intervallato da sentori di frutti rossi, ma che in alcuni casi può anche denotare dei sentori di legno.

Al palato si presenta sempre secco, piuttosto caldo e morbido con il passare degli anni.

Abbinamenti


Si tratta di un vino rosso toscano che deve essere degustato ad una temperatura che non deve mai superare i 18 gradi centigradi: il consiglio è quello di provvedere a stappare la bottiglia almeno un'ora prima di servirlo in tavola.

Per servire il vino Morellino di Scansano si consiglia di utilizzare un bicchiere di ottime dimensioni e che presenta anche una buona capienza.

Per quanto concerne gli abbinamenti è necessario sottolineare come questo vino rosso toscano si serve principalmente con gli arrosti di carni rosse, ma anche con il cacciagione e la selvaggina.

Un piatto ideale per servire questo tipico vino rosso maremmano è indubbiamente rappresentato dal cinghiale in umido, così come dai fegatelli di maiale.


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