Magazine Cinema

Morgan Lost - La rosa nera

Creato il 27 gennaio 2016 da Flavio
Morgan Lost - La rosa neraMorgan Lost N°  4 
La rosa nera
Soggetto Sceneggiatura: Claudio Chiaverotti 
Disegni: Val Romeo 
Colori: Arancia Studio
Copertina: Fabrizio De Tommaso 
Periodicità: mensile 
Uscita: 21/01/2016 
Una rosa nera. Nessun sopravvissuto. Tranne una. Queste sono le caratteristiche che distinguono Wallendream da gli altri serial killer e ne rendono la rock star del suo ambiente. La sua passione, la sua ossessione, è, ora diventata Pandora Stillman: l'unica donna ad essergli sopravvissuto. Il suo interesse per lei è sublimato fino a trasformarsi in amore, naturalmente non ricambiato. Pandora, inoltre, è anche amica di lungo corso di Morgan Lost, il cacciatore di serial killer. Per lui cercare di proteggere Pandora, dopo la più recente ed umiliante violazione, sarà una corsa contro il tempo.
Ci riuscirà? O la donna sarà condannata ad una fine inesorabile?
Leggere Morgan Lost sembra di assistere a quelle grigliate su una griglia gigante: si ha la smania di mettere tutta la carne sul fuoco, ma, alla fine, si finisce sempre per mangiare le puntine. Qui la sensazione è la stessa. Chiaverotti in questi quattro numeri ha buttato in pasto al lettore un elevato numero di informazioni, ma ha fornito poche emozioni. In questo capitolo, addirittura, Morgan Lost è un peso per la sceneggiatura; i suoi interventi, la sua indagine fuori tempo massimo, sono tutti del tutto inutili al fine della storia. Una storia che si svolgerebbe nello stesso, identico, modo anche se lui non fosse presente. Solo in un numero minore di pagine.
Non chiaro, ancora l'uso del rosso. Interessante applicazione del daltonismo del protagonista, che si riflette sul lettore. I dubbi sorgono quando i medesimi soggetti vengono rappresentati prima in bianco e nero e poi colorati. Che senso ha? L'autore ci vuole forse segnalare qualcosa? Ci vuole far seguire una traccia d'indizi? Sottolineare il cambio di moralità o di allineamento di qualche personaggio particolare? O, più probabile, si sta colorando a caso? Dobbiamo usare il rosso: buttiamone un po' qua ed un po' là.
Purtroppo la debolezza della sceneggiatura di questo numero è evidente anche nel momento decisivo della storia, Quanti di noi per recarsi in un posto conosciuto prendono un appunto con sia l'ora che l'indirizzo del luogo e poi lo lasciano a casa, vicino al telefono? La scelta di Chiaverotti, invischiato in un inseguirsi troppo tirato per le lunghe all'inizio ed attorcigliato nel finale, non convince ed indebolisce ulteriormente la sua trama.
Val Romeo, uomo o donna a voi la soluzione del quesito, incarna lo stile richiesto da Chiaverotti. Il suo disegno ben si adatta al noi richiesto, ma viene poco sfruttato da una sceneggiatura debole e scarsamente interattiva con l'ambiente distopico ed alternativo in cui si muove il protagonista. Ma davvero le uniche differenza tra il nostro ed il tempo immaginato sono dei dirigibili, con il loro incidente nel cielo sopra la città dal quale si salva un unico superstite, ed una cabina telefonica? Peccato.
Onestamente. Se continua così Morgan Lost avrà vita breve nella mia libreria. Appuntamento per il numero 5 per deciderne il destino mensile e la spesa di 3.50€ che lo contraddistingue. Nel caso ci sarà sempre tempo di recuperarlo usato, a poco, alle fiere o nelle fumetterie. Come potrebbe essere con Orfani: Nuovo Mondo.

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog