Cara Patrizia,
ho finito stasera di leggere il tuo romanzo. Non conosco le ragioni per le quali hai deciso di rinunciare a cercare un editore, ma io sono convinto che sia materiale con un suo perché e, quindi, ti invito a non demordere.
Mi piace la fluidità della tua scrittura, l’idea alla base è sicuramente originale, anche se poco complice dei dettami del mercato, sia dal punto di vista semantico che come storia, eppure, se me lo concedi, io penso che dopo un lavoro di editing da certosini (vi sono alcune parti per esempio eccessivamente lente, fanno perdere il ritmo oppure scrivi E’ e non più correttamemte È). Altra cosa: dopo i punti salti sempre due spazi invece che uno, per quale ragione? Conosco alcuni editor che riuscirebbero a buttare nel cestino il manoscritto senza continuare per una cosa del genere.
Io ho gustato il tuo romanzo, davvero. Considera l’ipotesi di coinvolgere un agente letterario serio, che possa valorizzare il tuo lavoro, ma prima di ciò riprendi dall’inizio il manoscritto e passalo al microscopio nuovamente, ho letto qua e là refusi ed errori grammaticali. Mi auguro che la mia schiettezza non sia sgradita.