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Morganella: "Mi sono adattato in fretta in questa citta. Spero di rinnovare"

Creato il 07 febbraio 2015 da Univeryo7p
Un treno a vapore con una tonnellata di carbone nella caldaia, lanciato sui binari: la fotografia del Morganella calciatore è presto fatta. Poi c'è l'atleta tout court, cresciuto in una famiglia di sportivi (calciatori il padre e i fratelli Marco e Mauro,  campionessa di ginnastica artisticala sorella Melanie). il giovane estroverso e all'apparenza scavezzacollo fra la passione per le canzoni di Gigi D'Alessio e Nino D'Angelo, il social network Instagram e i tatuaggi in serie un po' svizzero e un po' scugnizzo (papà Giuseppe della provincia di Benevento, mamma, Sonia Schnydev, elvetica): il Michel "Robocop", con placche e mini viti in titanio tra viso e mano sinistra; ma anche il marito premuroso di Johanna Scapuso, che conosce da dieci anni, e il ragazzo che sta per diventare papa, di un bimbo o di una bimba non vuol dirlo.
«La mia auto resta la Ford Mustang GT- racconta nel suo italiano screziato di accento francese - ma visto che sto mettendo su famiglia ho comperato una Cadillac. La barba lunga? Mi porta fortuna,  ma quando mia moglie mi ha detto d'essere incinta le ho promesso che, dopo il parto, la taglierò
••• M come Michel Morganella e come «magic moment». Cosa è cambiato rispetto al passato? Non più in discussione, è una certezza…
 «Sto bene fisicamente e mentalmente, anche perchè fra due mesi diventero papa. E gioco in una squadra che funziona e va a mille. Stiamo facendo faville e continueremo a farle se non perderemo umiltà e concentrazione».
••• Prima rete in A al Cagliari e seconda bellissima, ma non convalidata, alla Samp…
«In campo non ci pensavo, subito dopo la partita, riguardando le immagini mi è sembrato un errore madornale e l'ho presa malissimo. Poi, riflettendoci, ho capito che nel calcio sbagli del genere ci possono stare».
••• ll suo «sacrificio», però, potrebbe far cambiare le cose…
«Ho letto sui giornali che dalla prossima stagione sarà introdotta la tecnologia per gli episodi dubbi sulla linea. Magari, a modo mio, entrerò nella storia». 
••• L'anno scorso, a febbraio, il grave infortunio al viso,  con tante fratture scomposte. L'incubo è dimenticato?
«Non è stato semplice stare lontano dal campo per tutti quei mesi. Sapendo cosa avrei potuto rischiare, la carriera o un occhio compromesso per sempre, ho fatto qualche cattivo pensiero. Ora, però, è tutto alle spalle, in campo non ho paura di nessun contrasto. Quell'operazione delicatissima mi ha reso una persona migliore, un ragazzo più forte».
••• Ha vinto la concorrenza con Pisano, finito al Verona, e ora dovrà vedersela con Rispoli. Pronto?
«Eros è un mio amico e credo che Andrea lo diventerà presto. Ho sempre dovuto lottare per guadagnarmi il posto, nel calcio è normale, è una cosa che vivo benissimo. Nella mia carriera sono rimasto in panchina, ho giocato titolare, e sono riuscito a cambiare le cose solo lavorando giorno per giorno».
••• La salvezza è in cassaforte e si può pensare ad altro?
«Non è ancora arrivata, ma è vicina. Abbiamo fatto un grande girone d'andata, ma il primo traguardo resta quello dei quaranta punti». 
••• Anche l'Inter, che vi insegue in classifica, deve pensare a salvarsi?
«Certo che no, vive un periodo complicato, ma ne verrà fuori.
••• A San Siro ci saranno altri due svizzeri, il suo compagno Daprela, che non gioca titolare da tempo, e il nerazzurro Shaqiri… «Una cosa certa è che noi giochiamo per vincere, in casa e in trasferta. Fabio ha sempre lavorato benissimo, è un ragazzo determinato e farà bene. E’ molto complicato marcare Shaqiri, ha grandissime qualità nell'uno contro uno. Ha vinto tutto col Bayem, lo conosco dai tempi del Basilea e della Nazionale, anche la convocazione mi manca da un bel po’».
••• Un Morganella cosi in forma non serve a Petkovic?
«Ci spero, sarei felice di avere una chance». 
••• Da svizzero come vive bellezze e contraddizioni di Palermo?
In questa città ci sono poche regole, ma mio papà è di... Benevento. Significa che ho fatto in fretta ad adattarmi. Qui non ho mai avuto problema e sto benissimo».
••• Tanto bene da essere a un passo dal rinnovo fino al 2019?
«Ci sta pensando il mio procuratore e m auguro che presto tutto vada per il meglio».
••• Fuori dal campo play-station, bici, pesca ai laghi, ma non solo. Su Internet c'è una foto in cui è alle prese con una macchina da cucire…
«Sono curioso di tutto, mia moglie ha una linea d'abbigliamento (Little Jo, ndr), mi ha spiegato un po’ come funziona fabbricare questi cappellini colorati. Ho fatto qualche esperimento da principiante, ma non sono bravissimo....».
Questa intervista, pubblicata dal Giornale di Sicilia di oggi, è stata selezionata da Edicola Rosanero per Rotocalcio.org.   
Fonte: Rotocalcio.org

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