Oggi, nella mole di materiale che andrà a comporre il prossimo numero, mi è capitata sottomano la foto di una ragazza.
Bionda, il viso dolce e rotondetto, sorrideva, in un tripudio di fiori e di sole.
Mi sono chiesta cosa ci facesse quella foto nel faldone dei decessi.
Così, mi sono alzata e sono andata in segreteria per segnalare l'errore.
Invece non c'erano errori: la foto è di una fanciulla di vent'anni che se n'è andata l'altro giorno. Una di quelle malattie che ti portano via in pochi mesi.
Sarò scontata, ma in questo momento sto pensando a tutte le cose che vorrei fare prima di morire, a tutte le persone che vorrei incontrare, a tutti i viaggi che vorrei fare, agli abbracci che vorrei ricevere, ai sorrisi che vorrei regalare. E l'istinto è quello di correre in strada per sentire il sole sulla pelle. Subito, perché dopo potrebbe essere troppo tardi.