Morire da precarie, sotto 500 chili di detersivo, a Oristano

Creato il 27 novembre 2011 da Yellowflate @yellowflate

Venerdì muore schiacciata mentre lavora, sabato il funerale. Lavoro a tempo indeterminato: un sogno, lavoro a tempo determinato: una morte.  Maria Cristina Allegretti, 36 anni, commessa della Comochi presso la rivendita di Fior di Bolle di Oristano, si è accontentata di un lavoro duro, pesante e precario e di una morte, orrenda.  Non era certo un lavoro leggero ma Maria Cristina come tante si è accontentata, tra l’altro si mormora che fosse pagata molto, molto poco. E’ stata una cisterna metallica ad uccidere la sua vita a tempo determinato.

Ora di Maria Cristina Allegretti non resta che il ricordo, un ennesimo fiocco nero di quelle morti che partiti, sindacati e uomini di Palazzo si ostinano a chiamare “bianche”.

Una storia quella di Allegretti a cui bisognerebbe andare a fondo, come fa una cisterna a cascarti addosso ed ad uccidere? Perchè una operaia deve muovere o spostare la cisterna?


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