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Morire di traffico anche all’Esquilino?

Creato il 24 novembre 2015 da Esquilino

Passeggiando (si fà per dire) per viale Manzoni sempre più spesso ci si imbatte nel traffico veicolare assurto a livelli insostenibili tanto che ormai dei tweet del genere purtroppo sono all’ordine del giorno

#info #atac Per traffico intenso zona Porta Maggiore possibili ritardi/limitazioni per le linee 3-5-14-19-50-105 e Termini-Centocelle #roma

— infoatac (@InfoAtac) 28 Ottobre 2015

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Termini-Centocelle, stop servizio tra Porta Maggiore e Termini https://t.co/OJ1xt14aaE #muoviroma

— Muoversi a Roma (@romamobilita) 11 Novembre 2015

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#info #atac – TERMINI-CENTOCELLE limita a ple labicano non raggiunge laziali alternativa 50-105(intenso traffico) #roma #terminicentocelle

— infoatac (@InfoAtac) 24 Novembre 2015

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cosi come le foto seguenti

Clicca per vedere lo slideshow.

Ma in quali altre città del mondo accade questo, cioè che vengano limitati o addirittura fermati i mezzi pubblici a causa del traffico ?

E’ inutile stare qui a disquisire di chi sia la colpa di questo sfacelo, occorre prendere dei provvedimenti urgenti perché se si va avanti in questo modo arriveremo presto alla paralisi completa del sistema traffico a Roma. Non si possono più procrastinare decisioni importanti ma sensate e pensate, non frutto di estemporaneità come purtroppo si è fatto fino ad oggi. Roma ha la fortuna di avere tre poli universitari di ottimo livello, ma perché non chiedere aiuto a professori, studenti e laureandi in discipline attinenti a questo problema per stilare piani di intervento mirati a riportare la città a dei livelli sopportabili di traffico e di vivibilità? Guardate per esempio una tesi di laurea magistrale che ha per tema un progetto per la dorsale Tranviaria di Roma Est (vedi). Certo la bacchetta magica non ce l’ha nessuno e occorrono tempo e risorse per intervenire, ma è ora di fare piani seri, non utopistici o peggio irrealizzabili, per iniziare a costruire mattone dopo mattone non solo una viabilità diversa ma una nuova cultura più rispettosa dell’ambiente in tutti i sensi.

Per finire un paio di testimonianze del passato che evidenziano come alcuni vizi fossero già presenti diversi decenni orsono e che idee come “corsie preferenziali” e “linee tramviarie” fossero  già realizzate nella notte dei tempi e poi chissà perchè abbandonate.

Nella prima fotografia qui sotto tratta dall’archivio fotografico “Roma I Migliori Anni” e scattata circa 40 anni fa a via Napoleone III  si può vedere che già allora c’erano delle gran brutte abitudini : dalla seconda fila continua sulla sinistra alla sosta sui marciapiedi e sulla fermata a richiesta del tram (allora c’era questa possibilità) sulla destra fino alla mancanza totale dei parcheggi. Quindi prendersela solo con gli automobilisti di oggi per queste pessime abitudini è riduttivo e sbagliato, in questi ultimi 40 anni si è fatto veramente molto poco a favore del trasporto pubblico e quasi nulla a livello urbanistico e il risultato di queste scelte è sotto gli occhi di tutti.

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La seconda è una foto (fonte “Roma Ieri ed Oggi”) addirittura del 1929 scattata a via Nazionale : è visibile una rete tranviaria ben strutturata e una sede esclusiva per il passaggio dei tram. Gli autoveicoli (in realtà pochi allora) procedono solo a senso unico da piazza della Repubblica (allora Piazza Esedra) verso i Mercati di Traiano. Perchè abbandonare questo schema che ci avrebbe fatto molto comodo anche ai giorni nostri ?

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Un accenno su questa ultima constatazione è riportato anche sulla tesi di laurea indicata precedentemente in questo articolo : stiamo pagando a caro prezzo errori effettuati anche diverse decine di anni fa. Ma se errare è umano perseverare è diabolico e quindi è arrivato il momento di far rimboccare le maniche ai professionisti del settore per stilare progetti a breve, medio e lungo termine in modo da ripensare alla mobilità pubblica cittadina con l’unico scopo di migliorare la vivibilità di questa città per le generazioni future.



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