Moriremo Democristiani?

Creato il 05 ottobre 2013 da Enricobo2
Il nostro paese, e francamente non interessa ai fini di questa disamina indicare di chi sia stata la responsabilità, è da circa venti anni diviso in due schieramenti piuttosto estremizzati che si combattono con durezza, senza preoccuparsi minimamente delle idee dell'altro e preconcettualmente cassandole a priori. La gente intendo, non chi governa. Gli schieramenti si allontanano sempre di più, tanto che, essendo la nostra una repubblica democratica e necessitando quindi per governare il paese di una maggioranza di voti della metà più uno, tutti fingono di ignorare che, finita la campagna elettorale, è normale che i due schieramenti opposti si debbano accordare per formare un governo assieme, abbassando ognuno una spalla. Questa avversione, incomprensibile in altri paesi, dove le coalizioni sono cosa normalissima e logica, è invece vista come un grave vulnus dagli italiani, che hanno battezzato (con l'aiuto degli infami politici stessi e dei giornalisti) questa normalissima pratica come inciucio e vorrebbero penalizzare chi l'ha accettata o l'ha proposta. Tutto questo veniva invece considerato naturale nella prima repubblica dove, vista la frammentazione, in accordo dovevano  mettersi addirittura in cinque (il famoso pentapartito). Oggi invece ogni gruppo ulula e ritiene assolutamente giusto dichiarare che, in primo luogo tutti quelli che votano diversamente, sono degli infami a prescindere e che, anche se hanno scarse minoranze, fosse dato a loro il potere assoluto risolverebbero con facilità i problemi del paese, basta che nessuno rompesse loro i cabbasisi e lo lasciassero lavorare. Un po' comodo, non funziona così la democrazia. Tutti ne sono convinti al punto che l'idea è passata anche ai loro rappresentanti che la propugnano continuamente. 
In realtà pochi si accorgono che stanno succedendo delle cose nell'agone politico italiano. Tutta la generazione che ha combinato questo disastro (chiariamo, voluto fortemente dal popppolo) è stata in un modo o nell'altra eliminata o sta per esserlo, un po' per ragioni anagrafiche, un po' perché è stata loro segata la scala sotto i piedi. Bossi, Di Pietro, Casini, Fini, D'Alema, Bersani, Buttiglione (vene ricordate ancora?), lo stesso divertente Mastella e per ultimo il Cavaliere, anche se punta i piedi in tutti i modi, sono ormai scomparsi o definitivamente ai margini della politica reale o in procinto di esserci con le manette ai polsi. Emerge invece prepotentemente il clan dei quarantenni che li ha fatti fuori, Letta, Alfano, Renzi e altri compagnucci di merenda. Non avete notato che provengono alla fine tutti dalla stessa cesta, quella dei Democristiani? Certo non lo dicono, anzi vogliono tenersi ben fuori da questa comunanza, perché il popppolo è ancora pervaso dalla furia battagliera di guelfi e ghibellini e preferirebbe (tra l'altro si diverte molto in verità, anche se così il paese affonda) che continuassero a darsi le mazzate; in fondo un sacco di gente tifa sempre per la Pitonessa o il Grillo parlante. Chissà se i nuovi hanno nel loro programma mentale anche quello di ricondurre la testa della gente a ripensare alla democristiana, con meno spade sguainate, rendendoli più disponibili ad accettare gli accordi obbligati, magari agendo loro per primi con comportamenti simili, non parlo certo di specchiata onestà e assurdità del genere, ma magari rubando un po' meno, rubacchiando e sprechicchiando anche loro, certo, ma facendolo con quell'aria di chi in fondo si vergognava di farlo, porcheriole fatte, ma quasi chiedendo scusa, con aria contrita quando ti prendevano con in mano il vaso della marmellata, da curati di campagna come si faceva allora. Mah?! Chissà cosa ci aspetta e se davvero moriremo democristiani.
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