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Morituri te salutant, multinazionali

Creato il 06 marzo 2016 da Albertocapece

Berta CaceresL’uccisione in Honduras di Berta Caceres, pasionaria che difendeva i diritti delle popolazioni indigene contro la rapina delle multinazionali, offende, ma di certo non sorprende. Come dicono gli organi ufficiali del regime imposto con un golpe da Washington alcuni anni fa , sarebbero stati dei ladri penetrati in casa ad ucciderla, ma tutti sanno che sono stati i sicari dei costruttori di dighe, espropriatori di terreni, scavatori di miniere, latifondisti del tropical incorrect, gravemente scontenti dei ritardi a cui le lotte della popolazione indigena costringono i potenti del nord del continente e anche dell’Europa. E infatti negli ultimi 3 anni sono stati uccisi 80 militanti del Consiglio delle Organizzazioni dei popoli amerindi dell’Honduras di cui Caceres era coordinatrice e volto. Tutti fatti fuori da ladri in cerca di bottino evidentemente,  strani ladri che tra l’altro, come anche in questo caso, quasi sempre minacciano di morte con qualche settimana di anticipo

Questa orribile vicenda svela però il ruolo delle oligarchie occidentali che da una parte vogliono ad ogni costo e con tutti i mezzi appropriarsi delle risorse, non arretrando davanti a nulla e pronte a sfoderare la bibbia liberista , ma dall’altro nascondono questa realtà favorendo il nascere di organizzazioni ad hoc e di sub culture della beneficienza e della filantropia che paiono venire in appoggio ai loro nemici. Un anno fa Berta fu insignita del prestigioso Goldman Environmental Prize che di solito viene assegnato da una giuria sostanzialmente formata dalla medesima famiglia Goldman ad attivisti ecologici di varia natura ed escludendo a priori il collegamento fra ambiente, economia e questione sociale che in vaste aree del mondo è diretto e immediato. Oppure si applaude Leonardo di Caprio alla cerimonia degli oscar per un discorsetto a sostegno ai popoli indigeni, alle loro lotte contro le imprese multinazionali.

Tutte cose benvenute per un establishment che ha bisogno di crearsi un alibi e dire vedete?  noi siamo favorevoli all’ambiente, alla democrazia, ai popoli indigeni, salvo prendere subito dopo il telefonino criptato per dare ordini ai sicari. E’ solo un caso particolare della strategia lotta di classe al contrario che viene applicata massicciamente dalla geopolitica con le rivoluzioni arancioni, le primavere assortite, la creazione di terrorismo, le stragi attribuite a la carte o semplicemente fabbricate come è accaduto nei balcani, alle  vicende economiche e/o alle politiche nazionali: la creazione di depistaggi e di alibi  è all’ordine del giorno. Le buone volontà di singoli o di organizzazioni, anche quando vi siano,  vengono sfacciatamente usate come pretesto per allontanare il sospetto e le evidenze, fanno gioco insomma. Così non c’è davvero da stupirsi se Usa ed Europa abbiano praticamente dato la loro benedizione al golpe militare in Honduras, mentre le cosiddette “organizzazioni internazionali” hanno ritenuto  che elezioni svoltesi in mezzo alle stragi degli squadroni della morte e i blindati in strada fossero regolari. Poi si passa a premiare alla memoria o quando proprio bisogna aspettare a mettere un bersaglio sui morituri.


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