Morro do Pai Inácio in Chapada Diamantina Brasile

Da Squid

Il Morro do Pai Inácio è situato nella Chapada Diamantina (Brasile), al confine con il parco nazionale a 7 ore di pullman nell'entroterra da Salvador de Bahia, lungo la strada che collega Lencois al West.

Si tratta a tutti gli effetti di una di quelle formazioni rocciose che si vedono nei deserti australiani, americani e dei film western (girati in Spagna per la maggior parte).



Storia e Nome

Morro significa "montagna, collina", mentre "Pai Inácio", a quanto dicono e raccontano le guide, è un nome che viene ereditato da una leggenda locale che racconta di uno schiavo, Inácio, che fuggì dalla piantagione e che si nascose sulla montagna.

Inácio era buono, e si fece ben volere dalla popolazione locale a cui spesso faceva favori, aiutandoli in caso di difficoltà con bestiame e carri. Inácio divenne anche molto apprezzato dai bambini della zona, ai quali portava sempre dell'ottima frutta fresca. Fu così che tutti iniziarono a chiamarlo Pai Inácio, ossia Padre Inácio .

Un film degli anni '80 stravolge leggermente la storia e la riedita in romanzo, raccontando dello schiavo Inácio costretto a fuggire perché sorpreso in comportamenti poco consoni con la moglie del proprio padrone. Inácio fuggì e si arrampicò sul monte, ma inseguito e messo alle strette, si lanciò dalla vetta e, aprendo l'ombrello regalatogli dalla sua amata, riuscì a salvarsi dal precipitare e dagli inseguitori, scappando e guadagnando la propria libertà.

La montagna era inizialmente chiamata Morro Estrada (Montagna Strada), poiché la strada che taglia l'Est e l'Ovest dello stato di Bahia, passa a pochi metri dalle pendici del monte.

Caratteristiche della montagna

Pai Inacio ha un'altezza massima di metri 1150, ma si eleva dall'altopiano su cui sorge, per soli 250 metri. La recente introduzione di un'antenna televisiva sulla montagna, ha avuto come conseguenza la creazione di una strada percorribile da automobili e bus turistici che porta a raggiungere il monte in macchina, a meno un centinaio di metri dalla vetta.

Dall'ampio parcheggio in terra rossa si raggiunge la vetta in 15 minuti a piedi. Per la salita non sono necessarie scarpe da trekking, ma esclusivamente un paio di scarpe da ginnastica o scarpe da corsa. Il sentiero è ben chiaro e costituito da lastroni di roccia con poca pendenza e qualche piccolo passo in cui è comodo arrampicarsi anche con l'aiuto delle mani.



Vegetazione

In cima a Pai Inácio troverete un altopiano ventoso cosparso da una vasta quantità di piante nate sulla dura roccia granitica, dalle orchidee, alle bromelie, ai cactus. Il periodo migliore per vedere le orchidee fiorite in Brasile è settembre, ma abbiamo avuto la fortuna di incontrarne alcune fiorite anche a febbraio.



La croce in ferro

In cima alla vetta, oltre a poter ammirare la famosa vista da cartolina usata per pubblicizzare la zona della Chapada Diamantina. Sulla vetta troverete una croce in ferro alta circa 8 metri. La guida di Lencois, che ci ha accompagnato in auto, Cezar, ci ha spiegato che le croci in passato venivano erette come segno di ringraziamento dai Garimpeiros (cercatori di diamanti), quando rinvenivano grandi diamanti grezzi nella loro attività di scavo. L'attuale croce di ferro (con un braccio disastrato) ha sostituito qualche decina di anni fa, la precedente croce in legno, la cui datazione da parte dei locali non è certa.



La vista del panorama

Sicuramente bella è la vista, anche se chi soffre di vertigini fa bene a rimanere lontano quanto più possibile dai bordi poiché, soprattutto nella zona della croce, vi troverete a camminare a due passi dal baratro che vi condurrà a morte certa (a meno che non abbiate con voi un ombrello, ovviamente). Il forte vento che soffia sulla cima spinge a una cauta e attenta camminata sul tetto del Morro, anche perché il terreno è accidentato e si inciampa facilmente. A 360° vedrete solo bellissimi scorci e se sarete fortunati da non avere il cocente sole a picco sulla vostra testa, potrete anche rilassarvi sedendovi e gustandovi il carosello delle nuvole e le loro ombre sulle pendici dei monti e delle valli di fronte a voi.

Rimanendo vicino alla croce in ferro potrete vedere la BR-242, la superstrada che porta a Salvador. L'immensa roccia che si estende a sinistra della strada è chiamata Chapadina. A destra della superstrada trovate Campo Alegre. Immediatamente a destra dall'altro lato della strada, la montagna Bacia, ed in fondo, a distanza nella valle, la Montagna Morrao. Sulla vostra sinistra, a circa 1500 metri di distanza vedrete un altra montagna solitaria, il Morro Cammello, per la forma che ha guardandolo da una delle angolazioni, che ricorda un cammello, come se ne trovano praticamente dappertutto nel mondo. Tutta l'area intorno è rappresentata da terreni fertili, anche se secchi e aridi, sia per la mancanza di corsi d'acqua che di precipitazioni, rare in queste zone.



Geologia dell'area

L'area è estremamente interessante. Si tratta di una vastissima estensione calcarea, ricca di grotte (oltre 400) di altissimo valore naturalistico e geologico, come Lapa doce, Pratinha e la cava Blu.

Tutte le montagne della zona sono caratterizzate da grandi strati orizzontali di roccia. Il terreno sabbioso della zona e la base delle montagne viene dall'erosione di questi strati orizzontali. Il versante orientale di Pai Inácio è costituito da una facciata verticale, mentre il versante occidentale, da cui si accede per l'arrampicata, è molto meno ripido.

Circa un miliardo e mezzo di anni fa, non c'erano montagne in questa zona, che era costituita principalmente da un terreno piano su cui si sono poggiate le sabbie provenienti dai venti, fino a creare, complice la pressione degli strati e gli anni, le migliaia di pianali di roccia che oggi si vedono. Nelle ere successive le deformazioni del terreno hanno innalzato queste zone di lastre che si sono inarcate, spezzate e frantumate, dando vita alle forme che oggi vediamo. Il processo è ancora in movimento. Nei prossimi milioni di anni le montagne continueranno a sgretolarsi e a trasformarsi in sabbia, lasciando spazio nuovamente alle vallate.



Curiosità

Qualche decennio fa, un businessman comprò la cima della montagna e impose una tassa di ingresso ai turisti, recintando l'area con filo spinato e costruendovi un negozio di souvenir. Si racconta che coloro che si rifiutavano di pagare e che tentavano comunque la scalata passando fuori dai recinti, ritrovavano al termine della discesa, le gomme delle proprie automobili sgonfiate.

Negli corso degli anni il businessman fece il pieno di azioni che lo portarono ad essere talmente popolare, che la polizia federale infine decise di distruggere la baracca, espropriare il terreno e riportare tutto alla condizione iniziale. Oggi il Morro di Pai Inácio è propietà dello stato e assegnato ad un ente nazionale di preservazione delle risorse naturali e geologiche.

Considerazioni

Morro do Pai Inácio rappresenta una delle mete turistiche più famose dell'intera zona della Chapada Diamantina, complice la sua vicinanza alla cittadina Lencois (base turistica per eccellenza), e la semplicità di raggiungimento della vetta rispetto ad altre aree del parco nazionale. Tuttavia, non rappresenta assolutamente l'unico punto di interesse della zona, costellata da centinaia di meravigliose vedute, fiumi, grotte, valli, cascate, e passeggiate da fare con guide. Sicuramente Pai Inácio, proprio per la sua facile raggiungibilità è un luogo da non farsi scappare se si visita la Chapada.

Guide specializzate

La nostra esperienza, decisamente positiva, è stata fatta con il gruppo Fora Da Trilha www.foradatrilha.com.br (fuori dal sentiero), di Lencois:

Fonte originale: Informazione e news.


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