Di Fabio Cecco D’Ortona e Edoardo Ullo
Mortal Kombat è considerato una delle serie più affermate in ambito videoludico. Dal suo esordio, nel 1992, è passata tantissima acqua sotto i ponti. Ma anche tantissime fatality, la mossa distintiva della (sanguinolenta) saga picchiaduro ad incontri.
Violento e brutale fin dal primo capitolo, grazie alla tecnologia sempre migliore, queste due caratteristiche si sono decisamente amplificate con attacchi sempre più foto-realistici benché fantascientifici nelle loro dinamiche.
Il mese scorso, Warner Bros, NetheRealm Studios ed High Voltage, hanno pubblicato le versioni Pc e Next-Gen di Mortal Kombat X, ultimo nato della saga. Gli utenti PlayStation 3 ed Xbox 360 dovranno attendere.
Ricco di contenuti, di modalità sia online che offline, ma anche di nuovi personaggi (alcuni interessanti, altri un po’ privi di fascino e carisma, almeno secondo noi), Mortal Kombat X fa il suo esordio nella Next-Gen con il botto.
Noi abbiamo provato sia la versione PlayStation 4, a cura di NetherRealm Studios, che quella Pc e vi anticipiamo che su console (riteniamo che su Xbox One si abbiano gli stessi risultati che su PS4 ndr), il gioco si fa ammirare non poco.
Per quanto riguarda l’edizione Pc, invece, dopo un inizio davvero difficile in cui gli utenti hanno imprecato (e non poco), si comincia a districare anche se sono già numerosissime (e corposissime) le patch della versione Windows che, tuttavia, rimane, ancora con noie non ancora risolte.
LA STORIA CHE FORSE NON FINIRAI MAI
Partiamo da un presupposto, in ogni picchiaduro che si rispetti considerare più di tanto la modalità storia non è mai cosa buona e giusta, almeno per chi – fan di lunga data di questo tipo di videogame – intende questo genere come quello ancora capace di divertire, tra amici od online, in scontri fino all’ultimo sangue, all’ultima combo, sfruttando elementi dello scenario, fatality, mosse speciali.
La strada intrapresa negli ultimi anni, però, ci porta per forza di cose a considerare questo aspetto, che ha richiesto ingenti risorse in Mortal Kombat X, a giudicare dalle tonnellate di filmati che intervallano i soliti scontri. Insomma, è ormai un extra gradito da alcuni, ma poco interessante per altri, desiderosi invece di cimentarsi fin da subito col roster a disposizione, studiando mosse ed abilità, per scatenare la loro eccitazione nel comparto multigiocatore. Vediamo quindi di riassumere in breve le generalità di questa modalità.
La modalità Storia di Mortal Kombat X racconta i fatti avvenuti 25 anni dopo l’ultimo torneo, trovandoci a fare i conti con Quan Chi e i suoi temibili spalleggiatori. In realtà, questo incipit ha permesso agli sviluppatori di inserire tutt’una serie di nuovi lottatori, tra i quali troviamo Cassie Cage (figlia di Johnny e Sonya Blade che nel frattempo hanno avuto una storia), D’Vorah (personaggio fittizio della specie Kytinn), Erron Black, Ferra & Torr, “Jacqui” Briggs, Takeda Takahashi, Kotal Kahn, Kung Jin (giovane cugino di Kung Lao), Predator dalla famosa serie cinematografica e Jason Voorhees.
Non è difficile arrivare ai titoli di coda di questa modalità, che abbiamo trovato anche meno stancante del solito, proprio perché più breve rappresentando tutto sommato un buon allenamento prima delle sfide vere e proprie che ci aspetteranno. Difatti potremo cimentarci in battaglie singole per testare le mosse, o con le classiche Torri, ideali per migliorare le nostre qualità, tra scalate contro dieci opponenti, o di tipo endless (finché avremo energia nella nostra barra).
Ci sono poi le Torri Viventi aggiornate ad ogni ora, giorno e settimana, che offrono sfide sempre diverse e la possibilità di finire sulle leaderboard; oltre a queste, un paio di altre varianti meno riuscite, come “Prova la tua fortuna” o “Prova la tua forza”.
Le novità non finiscono qui, perché grazie alle fazioni inserite (cinque) potremo guadagnare punti in ogni battaglia, che andranno ad aumentare il livello della fazione scelta, aiutandola così nella scalata alla vittoria che verrà impreziosita con delle ricompense, ogni settimana. E come dimenticare la Kripta à la Legend of Grimrock, dove spendere Koins per sbloccare fatality extra, skins, concept art e così via.
GAMEPLAY NUDO E CRUDO SU PLAYSTATION 4
La versione PlayStation 4 presenta un gameplay decisamente fluido, senza incertezze e decisamente divertente con un livello di difficoltà ben bilanciato (che è comunque selezionabile). Ma non è tutto oro ciò che luccica.
Se ci va benissimo che la struttura base del titolo sia pressoché simile a quella del nono capitolo della serie, anche se sono state introdotte alcune novità come quella che rende possibile l’interazione con determinati elementi dello scenario, o la presenza i tre stili di combattimento per ognuno dei personaggi del roster che modificano le combo, in parte anche i loro abiti, ci sono alcune cose che non vanno.
Proprio i tre stili hanno portato a dei problemi anche piuttosto gravi di bilanciamento durante gli incontri, soprattutto quelli online.
Nonostante ciò, inanellare combo e mosse speciali è sempre un piacere, e grazie ad apposite barre poste sull’interfaccia di gioco potremo potenziare attacchi speciali o bloccare le combo degli avversari.
Ancora presenti gli attacchi X-Ray, spettacolari in alcuni frangenti, seppur si avverta lo stacco imposto dagli sviluppatori a livello di frame per secondo: soltanto 30, come per i filmati e le fatality; piacevole poi l’aggiunta della stamina, che andrà a consumarsi correndo o parando le mosse nemiche. Questo aggiunge profondità al gameplay.
Niente da ridire invece sulle brutality, grazie alle quali potremo ultimare il nemico in fin vita assestando un colpo di precisione; più difficili da realizzare delle fatality, sì, ma a tratti anche più gustose visti i bonus ottenuti a fine incontro.
Il numero di mosse è altresì buono, consultabili tramite il menu di pausa di ogni scontro, robusto e violento come i fan desideravano, mostrandosi una buona evoluzione di quello presentato col predecessore.
E non parliamo della mancanza di alcuni personaggi del roster, di cui molti fan si lamentano ma che con elevate probabilità verranno inseriti nei mesi a venire, grazie al solito Season Pass.
GAMEPLAY NUDO, CRUDO ED INSTABILE SU PC
La situazione sul fronte gameplay cambia su Pc. Ed anche drasticamente nonostante i 60 fotogrammi al secondo, caratteristica bloccata ma difficilmente sostenibile, al momento, dalla versione su computer.
Purtroppo tale versione presenta problematiche davvero gravi con un comparto grafico non all’avanguardia, tanto meno il lato audio poco soddisfacente per quanto riguarda il doppiaggio. Si può parlare di conversione assolutamente insufficiente messa a punto dagli sviluppatori.
I frame al secondo, come già spiegato poche righe più sopra, sono raramente stabili, anche su configurazioni hardware high-end. Per non parlare dei tanti crash, glitch grafici e di una ottimizzazione del codice inesistente che sfrutta oltre il consentito il processore, affaticandolo senza motivo, e di conseguenza il sistema operativo che perde fluidità e velocità di risposta.
E poi una modalità online piena di lag, disconnessioni, come se non bastassero i soliti spammer ad intasare i server e rendere frustranti alcune sessioni di gioco. Le patch rese disponibili fino ad ora non hanno sortito gli effetti sperati, anzi, con loro hanno introdotto la corruzione dei salvataggi di cui tantissimi utenti Steam si sono lamentati. È quindi difficile commentare ulteriormente la versione per personal computer, fortuna vuole che quella su console sia decisamente di un’altra pasta e col tempo ultieriori patch dovrebbero (almeno in parte) migliorare la situazione.
COMMENTO FINALE
Se dovessimo giudicare Mortal Kombat X in termini contenutistici, il voto sarebbe sicuramente positivo e oscillante tra il discreto e il buono. La versione console è decisamente quella di riferimento e presenta tutto quello che un appassionato della serie potrebbe volere se si esclude la mancanza di alcuni personaggi storici ed un roster decisamente inferiore rispetto al passato benché ogni protagonista vanti tre reali stili di combattimento.
Discorso diverso, dal punto di vista tecnico, per la versione Pc. Ad oggi, questa piattaforma è la peggior scelta che possiate fare perché carente in quanto ad ottimizzazione, fluidità, stabilità del comparto online. La conversione su Windows è afflitta da alcune serissime problematiche evidenziate con le prime, enormi patch da circa 15 gigabyte ciascuna: la perdita dei salvataggi, e stiamo momentaneamente sorvolando sui difetti storici della serie. Pertanto, il nostro consiglio non può che esser quello di non considerarlo finché non verrà risolta la spinosa situazione, o di puntare sulle versioni per console PlayStation 4 e Xbox One.
PREGI: Versione console Next-Gen gradevolissima, solida e con poche incertezze. Buon numero di contenuti…
DIFETTI: … Eppure mancano diversi personaggi importanti e persistono problemi di bilanciamento. Porting Pc indecente. Online ancora deficitario. Le patch rilasciate, di enormi dimensioni, hanno portato ancor più problematiche, come quella riguardante la perdita dei salvataggi. Il solito, pessimo doppiaggio in italiano.