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MORTARA (pv). Davanti ad una grande folla la Contrada di San Cassiano vince il Palio dell’Oca.

Creato il 27 settembre 2015 da Agipapress

MORTARA (pv). Davanti ad una grande folla la Contrada di San Cassiano vince il Palio dell’Oca. MORTARA (pv). Sette contrade si sono sfidate oggi a Mortara, nel Palio della Sagra del Salame d’Oca, dopo aver sfilato lungo le vie principali del capoluogo lomellino per poi riunirsi in piazza Silvabella nella disputa finale di tiro con l'arco.  MORTARA (pv). Davanti ad una grande folla la Contrada di San Cassiano vince il Palio dell’Oca. La Torre, del Moro, Le Braide, San Dionigi, Sant’Albino, Del Dosso e San Cassiano che è poi risultata quella vittoriosa alla quale è andato il “Palio”, sono state le "squadre" del Palio che, in sontuosi costumi d'epoca, hanno rievocato gli splendori degli Sforza alla corte di Ludovico il Moro presente al Corteo come sempre, accompagnato da Beatrice D'Este; contemporaneamente gli stand di enogastronomia hanno reso omaggio alla più antica tradizione legata al gusto della cittadina lomellina. MORTARA (pv). Davanti ad una grande folla la Contrada di San Cassiano vince il Palio dell’Oca."Questa manifestazione storica ha ormai una tradizione notevole - dichiara il presidente dell'associazione commercianti Paolo Amisano che ci accompagna nella visita e nello svolgimento della festa - siamo alla quarantanovesima edizione e l'anno prossimo festeggiamo il cinquantesimo, un bel traguardo". L'immancabile appuntamento autunnale ruota attorno al salame d'oca, una tipicità che affonda le sue radici nella storia, quando la presenza di numerose comunità ebraiche (ai tempi di Leonardo da Vinci) proibiva la carne di maiale. MORTARA (pv). Davanti ad una grande folla la Contrada di San Cassiano vince il Palio dell’Oca."Il salame d'oca è un salame cotto che viene messo nella pelle dell'oca e viene poi amalgamato con il grasso di maiale che contrasta con la carne d'oca che altrimenti risulterebbe troppo asciutta - spiega Amisano - La tradizione è poi continuata per secoli fino a quando un gruppo di commercianti non ha deciso di rilanciare il prodotto". La sagra dell'oca è poi cresciuta nel tempo, guadagnandosi una posizione nel circuito Regione Lombardia e ben due spazi ad Expo: Cascina Triulza all'interno del Paniere Pavese, e nello stand di Citterio che ne ha riconosciuto l'eccellenza relativamente alla lavorazione. Un fine settimana ricco di storia e tradizione, senza dimenticare l'aspetto più strettamente legato alla terra e alle origini dell'animale protagonista: l'oca.  MORTARA (pv). Davanti ad una grande folla la Contrada di San Cassiano vince il Palio dell’Oca.La Mostra del Palmipede, dietro il Municipio di Mortara, ospita cinquanta box e quasi quaranta differenti razze di oche e anatre provenienti da ogni parte del mondo  MORTARA (pv). Davanti ad una grande folla la Contrada di San Cassiano vince il Palio dell’Oca."Un appuntamento imperdibile - prosegue Amisano - che mette in luce la bravura degli allevatori". Per i residenti è l'evento più atteso dell'anno che da valore al senso di appartenenza e all'identità culturale. "Forse negli ultimi anni ha perso un po - dice una nonna con la nipotina al seguito - ma è sempre bello, sia per gli adulti che per i bambini".  Non solo tradizione ma anche economia e turismo: il commercio gastronomico che si è creato nel tempo attorno alla lavorazione dell'oca è diventato un vero segno di riconoscimento che attira turisti, anche stranieri, incuriositi dalla particolarità del prodotto.  MORTARA (pv). Davanti ad una grande folla la Contrada di San Cassiano vince il Palio dell’Oca.A fare da cornice alla tradizione e al gusto, lo sfarzo di Ludovico il Moro e Beatrice d'Este che, per rimanere in tema di palmipedi, hanno il merito di aver inventato il famoso e intramontabile gioco dell'oca che viene riproposto ogni anno all'interno del Palio con 63 caselle di dimensioni umane.  "Lo sfarzo degli Sforza, con la relativa storia del celebre gioco, unito alla tradizione legata all'oca è il binomio vincente della manifestazione" conclude il presidente Amisano. di Lara Morano

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