Dopo avere affrontato Freddy Krueger, qui l'ineffabile Jason Voorhees viene congelato attraverso un processo criogenico assieme a una studiosa artefice della sua ibernazione. Dopo 455 anni i due corpi vengono portati a bordo di un'astronave e una volta lassù la scienziata viene guarita e rianimata. La donna è convinta che Jason sia ancora vivo ma inizialmente nessuno la crede tranne il capo degli scienziati che però vuole rivendere il mostro ai militari. Nel frattempo il killer si desta e la carneficina riprende il suo micidiale abbrivio.Se dopo tanti capitoli non si poteva che prevedere un inutile e stanco reiterarsi delle mattane del mostro, Jason X, forte di una sceneggiatura fresca e autoironica, riesce invece a stupire inserendosi di prepotenza tra i migliori titoli della saga. Il film ha il grande merito di non prendersi mai sul serio, risultando un divertissement sanguinoso fatto apposta per gli amanti del genere: vedere Jason che si muove con il suo classico terrificante incedere tra i corridoi di una nave spaziale, impugnando un machete futuristico e sorprendendo alle spalle le proprie vittime come se fosse uno dei viscidi xenomorfi di Alien, è innegabilmente divertente!
Alcune situazioni a fare i pignoli potrebbero sembrare del tutto prive di logica, si fa un pò di confusione con le date, alcune cose nel futuro possono sembrare abbastanza assurde - tipo fare un'autopsia senza mascherine protettive e quasi in topless, senza uno straccio di camice. E la GC è ancora invadente come si usava nei tardi Novanta. Ma nel complesso si ride e ci si spaventa di gusto, e questo è già tantissimo per un prodotto di questa (sotto)specie. Giudizio finale: sconsigliato ai puristi dell'horror classico che non hanno a cuore la fantascienza.