Mosaico #1

Intro
Non scrivo dalla notte del mio compleanno in cui, alla fine di una giornata intensa, una coppia di amici venne a farmi una piacevole sorpresa. Sono trascorse da allora solo due settimane, che hanno però in sé racchiuso diversi eventi (excusatio non petita, lo so; un altro motivo è che in questo periodo mi ritrovo ad essere, come dire, instancabilmente pigro).
Fine della sessione di lavoro
L'ultimo esame della sessione estiva è andato, e con lui probabilmente anche l'ultima sessione estiva: procedura civile, a (mai più) rivederci. A fronte di una preparazione non da record, dovuta ad un cambio strategico di esame in itinere, non potevo pretendere di meglio. La sorellina procedura penale mi aspetta dietro l'angolo, a settembre, con la tesi di mezzo (o dovrei meglio dire la tesi, con in mezzo procedura penale?)
Settimana lunga
La settimana inutile ha avuto inizio immediatamente dopo l'esame di cui sopra - esame che si è svolto di lunedì, la qual cosa mi ha portato a trascorrere in maniera del tutto oziosa i giorni successivi sino alla domenica di redenzione, in cui ho deciso che, se effettivamente dovevo partire nell'arco di due settimane alla volta della Germania, forse avrei avuto bisogno di un minimo di organizzazione. "Ci penserò il giorno dopo", il classico procrastinare quotidiano.
Qui dove non batte il sole
Nel corso della settimana pigra poc'anzi descritta cade la festa di laurea di un'amica in uno stabilimento in spiaggia: e che il costume non te lo porti? Certo che no, se sei un povero svampito come il sottoscritto. Fortunatamente un tuo amico, tra un tatuaggio e l'altro, ti raccatta in macchina, e ti fai tutti i bangla di Torvaianica in cerca di un costume, in orario di chiusura, con un traffico non meglio definibile. L'epopea si conclude col reperimento di un costume taglia XL ma, ahimè, attillato e con una fantasia di colori "originale". Sono tuttora lieto del fatto che non ci siano foto pubbliche che testimonino il misfatto.
Berlin international room casting call
Nonostante la pigrizia, nell'arco della settimana mi è arrivata la notizia che una ragazza tedesca aveva accettato la mia "candidatura" ad entrare nella "casa" del "grande berlinese". La cosa bella è che il "casting" era avvenuto telefonicamente, durante la mia trasferta pre-esame in campagna, dove ovviamente Skype non ha avuto la benché minima intenzione di funzionare. L'alternativa sarebbe stata rimandare il cast al lunedì post esame, ma avendo ricevuto il biscotto già da altre due "troniste" (scusate, non sono solito guardare programmi di questo tipo, ma devo ammettere che questo paragone è gustoso) era meglio cogliere l'occasione al balzo (come diceva Orazio, carpe diem: "oggi pesce"). Quindi mano al telefono e telefonata di alcuni minuti (a cui hanno fatto capo diversi euro in più).

Il giro delle sette biblioteche
Chi di voi (non importa il perché o il per come) si intende di pellegrinaggi, saprà che il giro delle sette chiese è un classico pellegrinaggio che si fa a Roma. Un pellegrino: ecco come mi sentivo quando, invece di girarmi tutte le chiese più importanti di Roma, mi ritrovavo sbattuto da una biblioteca all'altra della capitale, seguendo le testimonianze di Sua Santità OPAC - Catalogo del Servizio Bibliotecario Nazionale. Da Giurisprudenza a Scienze politiche della Sapienza, passando per i vari dipartimenti in cui si suddividono, e attraverso le difficoltà burocratiche che incontra uno studente "forestiero" di un altro ateneo, sono approdato alle biblioteche della Camera dei Deputati e del Senato, stupenda, bellissima e antica e tutto, ma in cui sei costretto a fare chilometri fra corridoi, ascensori e rampe di scale per raggiungere le uniche (poche) fotocopiatrici, nonché le macchine cambiamonete di tutto il complesso, senza contare che il materiale in lingua straniera che cercavo non era propriamente aggiornato. Senza contare che i commessi della Camera e del Senato sono persone alquanto singolari...
This time for Africa
Birra collettiva per salutare un caro amico che parte per il Sudafrica per lavoro (leggi: in cerca della propria strada), e che non rivedrò per almeno tre mesi. Non penso di aver mai conosciuto qualcuno con più fegato, per il coraggio delle scelte, per la ponderazione delle parole, per la caparbietà ed onestà intellettuale. Le strade per arrivare al monte Fuji sono tante, ma la vetta è una sola (ah, devo smetterla di praticare karate.. o no?)
Amici Mainz (cit.)
Nello scorso weekend sono riuscito anche a incontrare i miei amici Erasmus romani, vissuti con me a Mainz, ed a salutarli prima di partire. Ormai sono l'unico fra loro a non essere ancora laureato, e non nascondo la tensione nell'ammettere che discorsi di praticantato, lavoro e post università, oltre a darmi ansia (il che è a suo modo legittimo), non destano in me particolare interesse (il che è a suo modo preoccupante). Nulla da ridire sui fronti birra e baffo impregnato, sempre argomenti di attualità.
Con tanti gelati auguri
In quel del mio quartiere ha attecchito la moda dell'offrire gelati agli amici in occasione del proprio compleanno, una moda che non mi dispiace affatto, soprattutto quando, al termine di uno dei due "gelati di compleanno" a cui sono stato invitato in settimana, a qualcuno è venuto in mente di infilarsi in un pub del circondario mai frequentato, dove qualcun altro ha incontrato un suo cugino avventore abituale del posto e ad un certo punto sono iniziate improvvisamente a migrare birre di diverso calibro e cilindrata dal bancone al tavolo senza preavviso per quasi tre ore.
Mare caldo e ghiacciato
Una giornata al mare, libero da qualsiasi pensiero, in buona compagnia. Forse anche l'unica vera giornata di mare che mi sarò goduto quest'anno, considerati le partenze, i ritorni, il bentornato, gli arrivederci; forse, almeno per ora, la giornata più nitida nei miei ricordi di quest'estate. A volte ad un tramonto freddo non segue un brivido di vento.
Pulchra vobis;)
LuciusDay