Quando venne girato dal compianto porno-specialista Joseph W. Sarno, nell’ormai lontano 1974, pare che circolò dalle nostre parti addirittura con il titolo Gola profonda, riallacciandosi all’omonima pellicola hard di grandissimo successo che, diretta due anni prima da Gerard Damiano, regalò la notorietà alla protagonista Linda Lovelace, soprattutto a causa delle sue incredibili performance orali.
Ma Deep throat 2, distribuito da Mosaico Media in dvd – in versione soft – con il titolo Gola profonda 2, in realtà non è né un sequel, né un remake del film di Damiano (che girò poi un Gola profonda 2 con Moana Pozzi), dal quale recupera sia la Lovelace che il co-protagonista Harry Reems. Quest’ultimo nei panni del dottor Jayson, la prima, invece, in quelli di un’infermiera ninfomane nella cui clinica va a curarsi il dottor Dilbert Lamb alias Levi Richards, il quale ha realizzato Oskar, un computer talmente potente da far gola non solo ai servizi segreti americani, ma anche a quelli russi e ai ricchi capitalisti occidentali, preoccupati che possa essere usato a fini fiscali.
Quindi, una grottesca storia di spionaggio che, abbondantemente infarcita d’ironia, va a finire a torte in faccia, regalando un momento da antologia del trash nell’assurda sequenza in cui la protagonista si accinge a praticare una fellatio al cervello elettronico Oskar.
Ma il vero colpaccio Mosaico Media lo fa lanciando in edizione limitata l’interessante cofanetto Mondo di notte, costituito da tre documentari realizzati tra la fine degli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta.
Il primo (quello che fa anche da titolo al cofanetto), diretto da Luigi Vanzi nel 1959, a partire dal grido “La notte è infinita, basta saperci correre dentro” è una curiosa panoramica in stile mondo-movie su ballerine, cantanti, spogliarelliste e lottatori di tutti i continenti volti a rappresentare l’intrattenimento del pubblico quando non batte il sole. Pubblico comprendente anche i malati di gioco e che assiste sia ad uno spettacolo di geishe (una di esse canta addirittura Come prima del nostro Tony Dallara) che ad una esibizione dello scatenato rocker Wee Willie Harris; senza dimenticare i Fraternity brothers alle prese con l’ottima Passion flower.
Mondo di notte n°2, invece, firmato due anni dopo da Gianni Proia, conduce tra colorati teatri del varietà, sport pericolosi e muscle men, Dall’Europa all’America, dall’Africa al Giappone.
Mentre Mondo di notte n°3, datato 1963 e diretto sempre da Proia, è di sicuro il tassello meno ingenuo e più audace della trilogia notturna, in quanto tempestato non solo di striptease e balletti, ma anche di teddy boys ed impressionanti immagini relative alla caccia alle renne, ai cacciatori di balene, alle rappresentazioni teatrali grandguignolesche e perfino ad un fachiro francese, il quale si esibisce perforando il suo corpo con spilloni vari.
Una vera e propria rarità da collezione che Mosaico Media correda di siparietti extra e una galleria di manifesti nella sezione riservata ai contenuti speciali, inclusa soltanto nel terzo disco.
Francesco Lomuscio