Medvedev con Buzek e Barroso
La Russia è aperta a qualsiasi richiesta dell’UE per far fronte alla crisi del debito sovrano che attanaglia l’Europa dei 27, ed è pronta a sostenere le singole misure regionali anticrisi attraverso il Fondo Monetario Internazionale: lo ha annunciato il consigliere del Cremlino Sergej Prikhodko, che ha sottolineato l’interesse russo “verso gli sforzi congiunti che i membri dell’Ue stanno mettendo in atto per superare questi difficili processi, che potrebbero minare la stabilità dell’area euro e conseguentemente gli stessi rapporti con la Russia”. Una dichiarazione che giunge a ridosso del vertice euro-russo tenuto oggi a Bruxelles, allo scopo di rasserenare gli animi tra le parti dopo le recenti polemiche a proposito delle elezioni del 4 dicembre scorso.
Il 50 per cento del commercio estero russo è diretto verso i membri dell’Ue, e a sua volta la Russia rappresenta il terzo partner commerciale europeo, dopo gli Usa e la Cina: un rapporto privilegiato che Mosca è intenzionata a salvaguardare, come ha sottolineato oggi anche il presidente Medvedev a margine del suo incontro con il commissario Barroso. Come ha confermato successivamente il consigliere presidenziale Arkadij Dvorkovic, l’intervento russo dovrebbe ammontare inizialmente a 10 miliardi di euro, ma questa somma rappresenterebbe solo una parte del piano di salvataggio che la Russia ha in cantiere.