Passando alle altre fare di oggi, il salto triplo, orfano di Fabrizio Donato e Daiele Greco per l'Italia, ha consegnato il titolo mondiale a Teddy Tamgho. Il francese ha vinto la gara con un fantastico 18,04 diventando il terzo uomo a superare la barriera dei 18 metri. Il transalpimo a l'ultimo salto ha stabilito la miglior prestazione mondiale dell'anno e forse la miglior prestazione dell'intera manifestazione.
L'Italia purtroppo torna a casa con le ossa rotte. La medaglia d'argento di Valeria Straneo nella maratona aveva illuso tutti facendo sperare in un mondiale da protagonisti. Invece, quello della maratoneta azzurra è rimasto l'unico momento felice di una nazionale che porta a casa una sola medaglia e qualche altro piazzamento in finale. Naturalmente è difficile trovare un colpevole.Certamente gli atleti sono gli ultimi a cui bisogna muovere delle critiche perchè sicuramente ognuno di loro è sceso in pista e in pedana dando il massimo possibile. Forse la federazione italiana dovrebbe, secondo noi, cercare nuova linfa in campo economico per mettere i nostri atleti allo stesso livello degli altri. Speriamo che qualcuno si muova nei prossimi mesi per cercare di migliorare questa che sta diventando una situazione drammatica.
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