Troppe auto con il lampeggiante blu per le strade di Mosca. Oltre ai politici, alle forze dell’ordine e servizi di emergenza anche vip e miliardari possiedono questa via preferenziale. Ecco allora la protesta dei ’secchielli blu’ dei moscoviti: gli automobilisti li incollano sul tetto della propria auto come atto di protesta. Per il movimento intanto è arrivata la prima vittoria: la Procura ha ritirato il lampeggiante al regista Nikita Mikhalkov.
Insomma in Russia la gente è stanca degli intollerabili privilegi esibiti da una elite sfrontata e arrogante. La notizia è sorprendente, ma potrebbe essere anche istruttiva: lampeggianti, auto blu sono anche gli status symbol preferiti dai vari potenti, pseudo-potenti, vip e mogli e amanti e cognati dei vip italiani. Tra le meraviglie dei ferragosti romani, al primo posto c’è l’inesprimibile senso di liberazione di non dover assistere alle parate di autisti in occhiali a specchio. Non dover aspettare il carosello di macchine dai vetri oscurati che a tutte le ore interrompono il flusso caotico di chi è costretto a marcire nel traffico. Nemmeno per le ambulanze ci è imposto lo stesso sacro dovere di farci da parte. E di aspettare. E di trovare faticosamente un parcheggio, mentre “quelli”, pur avendo un autista schiaffano il loro macchinone in doppia e tripla fila.
La tregua ferragostana, naturalmente, sposta il problema sulle cittadine balneari. Beh, la civile e fantasiosa protesta dell’esasperato cittadino russo, potremmo imitarla a iniziare proprio dalle spiagge: il secchiello di vostro figlio non sarà blu, ma è meglio che niente.