
Può un greco parlare di pasta agli italiani? La domanda può sembrare retorica, tuttavia la risposta non è affatto scontata!Negli ultimi anni al modo classico di prepararla (cottura, scolatura, passaggio in padella con i condimenti) se ne sono aggiunti degli altri che prima sarebbero considerati un'eresia a dir poco! La pasta risottata, la cottura passiva, senza considerare poi tutte le altre paste che si sono aggiunte se no nella nostra alimentazione, senz'altro nel nostro vocabolario culinario: noodles, soban, udon per citare solo qualcuna.Dato quindi lo sgretolamento della convinzione che la pasta sia una e uno il modo per cuocerla, mi prendo la responsabilità di aggiungerne un altro, molto popolare in Grecia finchè non è arrivato lo tsunami della cucina italiana! Il glorioso giouvetsi!
Parlare di giouvetsi significa parlare di un piatto di pasta corta, in genere si usano i risoni, ma si possono usare anche i quadrotti oppure gli anellini siciliani, cotta al forno insieme all'ingrediente principale che dà il nome al piatto intero: giouvetsi di vitello, giouvetsi di pollo, di agnello o di gamberi sono tra più frequenti.Qualcuno ultimamente pensando di far meglio fa lessare la pasta in separata sede, la condisce e la inforna ma questo mi dispiace, non è un giouvetsi; è una pasta al forno che è un'altra cosa!Nota: chi conosce la cucina greca sa perfettamente che alcuni passaggi del procedimento (deglassare la casseruola per esempio) sono perfezionamenti non previsti dalla ricetta tradizionale ma necessari per ottimizzare il piatto!
Ingredienti:
- 1 kg di carne di manzo o di vitello se preferite (tagli di seconda scelta tipo reale o pesce vanno benissimo)
- 1 cipolla ramata tritata
- 1 spicchio di aglio tritato
- 1 bicchiere di vino rosso
- un pizzico di cannella in polvere
- 3 grani di pimento pestati nel mortaio
- 1 foglia di alloro
- sale
- pepe macinato fresco
- 1 scatola di pelati
- olio evo
- 250 gr. di risoni
- pecorino romano grattugiato

Per 4.
