Il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, torna in libertà. Infatti il gip ha revocato gli arresti domiciliari, non essendoci più esigenze cautelari, pur rimanendo Orsoni indagato nell’ inchiesta Mose. “Ho lavorato per il bene della città. Mi sono fatto molti nemici e forse questo è lo scotto che ho pagato”. Queste le parole del primo cittadino di Venezia che non ha la minima intenzione di dimettersi dal suo incarico. “La remissione in libertà è un gesto – dice il sindaco – che si commenta da solo, dopo una settimana e il chiarimento avvenuto lunedì con il pm”.
Alla conferenza stampa per il suo scarceramento avrebbe anche affermato di non aver mai sospettato che i fondi che gli erano arrivati a sostegno della campagna elettorale del 2010 fossero di provenienza illecita, aggiungendo che: “Come le imprese che facevano capo al Consorzio Venezia Nuova si procurassero quei fondi non era una cosa che potevo sapere anche perché devo dirvi che ho saputo solo al termine della campagna elettorale chi aveva contribuito e chi non aveva contribuito”.