Magazine Astronomia

Mostra di Astronomia e Astronautica a Santa Maria di Sala

Creato il 02 marzo 2015 da Sabrinamasiero
Villa Farsetti a Santa Maria di Sala, Venezia. Crediti: Sabrina Masiero Villa Farsetti a Santa Maria di Sala, Venezia. Crediti: Sabrina Masiero

Diciottesimo appuntamento per la Mostra di Astronomia e Astronautica organizzata dal Gruppo Astrofili Salese Galileo Galilei di Santa Maria di Sala, Venezia.

Le sezioni della XVIII Mostra di Astronomia e Astronautica sono molteplici: spettacolo al Planetario con l’osservazione virtuale di stelle, pianeti, del moto del Sole e della Luna, moto di rotazione della nostra Galassia e cenni di inquinamento luminoso; simulazione del lancio della Soyuz, ora molto di moda dopo il lancio dei tre astronauti italiani dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), Paolo Nespoli, Luca Parmitano e Samantha Cristoforetti che e’ ancora a bordo della ISS-Stazione Spaziale Internazionale.

Vi sara’ anche una ricostruzione in scala del Sistema Solare situato all’esterno della Villa, nell’immenso parco; il sistema Terra-Luna e il sistema Sole-pianeti osservati in movimento per capirne le fasi, la rotazione e la rivoluzione; il Pendolo di Foucault per lo studio della rotazione terrestre; una mostra promozionale del libro e varie pubblicazioni specializzate di astronomia; strumenti di osservazione, la fisica dei giochi (con modellini estremamente interessanti che permettono di spiegare le varie leggi della fisica; le costellazioni e la mitologia, un modellino per comprendere la precessione degli equinozi (e per screditare gli astrologi); lo studio dei colori della luce per spiegare l’arcobaleno, il rossore della Luna del Sole al sorgere e al tramontare, per studiare come gli astronomi studiano gli spettri delle stelle e delle galassie; mostra fotografica del cielo notturno, oltre Plutone-Fascia di Kuiper e la Nube di Oort da dove provengono le comete a lungo periodo; le prove pratiche della gravità con bilance pesa persone, dove si può “pesarsi” su vari pianeti; strumenti di misura del tempo (le meridiane); osservazione del Sole con particolari filtri, l’osservazione delle macchie solari e delle protuberanze che in questo periodo sono molto frequenti e, infine, l’attività di osservazione del Gruppo Astrofili.

Il TNG-Telescopio Nazionale Galileo ripreso al tramonto. 22 febbraio 2015, crediti e copyright: Sabrina Masiero/FGG/TNG
Il TNG-Telescopio Nazionale Galileo ripreso al tramonto. 22 febbraio 2015, crediti e copyright: Sabrina Masiero/FGG/TNG

Oltre a queste sale c’e’ anche la sala dedicata ai pianeti extrasolari cui l’INAF-Osservatorio Astronomico di Padova e la Fundación Galileo Galilei-Telescopio Nazionale Galileo hanno contribuito. Il programma GAPS-Global Architecture of Planetary Systems, e’ il programma che si occupa della caratterizzazione dei sistemi planetari, cioè comprendere la struttura dei sistemi planetari che dal 1995 sono stati osservati fino ad oggi. Lo studio dell’architettura di questi sistemi planetari viene compiuta grazie allo strumento di alta precisione HARPS-N (High Accuracy Radial Velocity Planet Searcher-North) montato al TNG-Telescopio Nazionale Galileo nelle Isole Canarie. In questa stanza dei pianeti troverete le informazioni sulle ultime scoperte compiute al TNG dai numerosi astronomi italiani affiliati INAF-Istituto Nazionale di Astrofisica sui pianeti extrasolari: Kepler-78b, la prima Super-Terra più simile alla Terra; Kepler-10c, la prima Mega-Terra con dimensioni cosi’ grandi che secondo le teorie di evoluzione planetaria non avrebbe mai potuto esistere; il primo sistema doppio di stelle XO-2 dove attorno a ciascuna di esse e’ stato osservato un sistema planetario. E molto altro ancora!

Non solo. Vi sarà una sezione dedicata alle ultime ricerche della Missione Rosetta con il notevole contributo dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) ed Agenzia Spaziale Europea (ESA) e dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Padova e dell’Università’ di Padova. Il modellino di Philae farà la sua bella presenza insieme a quello del nucleo della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko realizzato dai ricercatori padovani.

Qui sotto il programma.

Il 17 marzo 2013 l'astronauta Paolo Nespoli fu ospite del Gruppo Astrofili Salese durante la Mostra di Astonomia e Astronautica. Crediti e copyright: Monica Masiero
Il 17 marzo 2013 l’astronauta Paolo Nespoli fu ospite del Gruppo Astrofili Salese durante la Mostra di Astonomia e Astronautica. Crediti e copyright: Monica Masiero

La diciottesima  Mostra di Astronomia e Astronautica a Villa Farsetti (VE)
8 al 15 Marzo 2015
Inaugurazione il 7 marzo 2015 ale ore 16.

Apertura mostra:

Domenica 08 Marzo 2015 dalle ore 9:00 alle ore 20:00

Lunedì 09 Marzo 2015 dalle ore 9:00 alle ore 13:00

Martedì10 Marzo 2015 dalle ore 9:00 alle ore 13:00

Umberto Guidoni. Crediti: ESA/NASA.
Umberto Guidoni. Crediti: ESA/NASA.

Mercoledì11 Marzo 2015 dalle ore 9:00 alle ore 13:00

Giovedì12 Marzo 2015 dalle ore 9:00 alle ore 13:00

Venerdì13 Marzo 2015 dalle ore 9:00 alle ore 13:00

Sabato14 Marzo 2015 dalle ore 9:00 alle ore 20:00

ore 16:00 incontro con l’astronauta Umberto Guidoni

Domenica15 Marzo 2015 dalle ore 9:00 alle ore 20:00

Domenica 15 Marzo 2015 dalle ore 14:00 Festa degli aquiloni sul prato a sud-est di Villa Farsetti, la partecipazione a questa attività è ad entrata libera.

Entrata alla Mostra
€ 8,00 intero.
€ 5,00 ridotto per visitatori di età inferiori ai 26 anni e superiore a 65 anni di età.
Gratuita per ragazzi di età fino ai 9 anni.
Gratuita per i soci in regola con il tesseramento 2015 che si potrà fare al momento e consente di :
visitare la 18a mostra di astronomia,
frequentare il 35° corso di astronomia,
partecipare a tutte le attività in osservatorio e fuori promosse dal Gruppo Astrofili Salese.
Prenotazioni per la visita alla mostra esclusivamente per scolaresche al numero 340.345.0274

La cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko ripresa dalla NAV CAM a bordo di Rosetta i l 9 febbraio 2015 da una distanza di 105 chilometri. Tempo di esposizione 6 secondi. Crediti: ESA/Rosetta/NAVCAM – CC BY-SA IGO 3.0
La cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko ripresa dalla NAV CAM a bordo di Rosetta i l 9 febbraio 2015 da una distanza di 105 chilometri. Tempo di esposizione 6 secondi. Crediti: ESA/Rosetta/NAVCAM – CC BY-SA IGO 3.0

Sabato 6 marzo ore 16 apertura della Mostra con la Tavola Rotonda intitolata: “Rosetta: i risultati scientifici di una missione epocale” presso Villa Farsetti a Santa Maria di Sala, Venezia.

Per l’inaugurazione vi saranno come ospiti: Enrico Flamini (Universita’ di Chieti-Pescara, Responsabile ASI per i programmi di esplorarzione del Sistema Solare),, Alessandra Rotundi (Universita’ degli Studi di Napoli “Pathenope”, INAF-Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali) Fabrizio Capaccioni (INAF-Istituto di Astrofisica e planetologia Spaziali), Cesare Barbieri (Universita’ di Padova, Professore emerito) e Stefano Debei (Universita’ di Padova).

La partecipazione italiana alla missione Rosetta consiste di tre strumenti scientifici dell’orbiter: VIRTIS (Visual InfraRed and Thermal Imaging Spectrometer) il cui PI è il Dott. Fabrizio Capaccioni dell’IAPS (INAF Roma), GIADA (Grain Impact Analyser and Dust Accumulator) il cui PI è la Dott.ssa Alessandra Rotundi dell’Università “Parthenope” di Napoli e la WAC (Wide Angle Camera) di OSIRIS del Prof. Cesare Barbieri dell’Università di Padova (PI Dr. Holger Sierks, MP Institute fur Sonnensystem). A bordo del lander, è italiano il sistema di acquisizione e distribuzione dei campioni (SD2), realizzato da Galileo Avionica ed il cui PI è la Prof.ssa Amalia Ercoli Finzi del Politecnico di Milano, e il sottosistema dei pannelli solari (Politecnico di Milano). L’Italia ha anche fornito manpower al Lander Project Team.

VIRTIS (Visible and Infrared Thermal Imaging Spectrometer) combina 2 canali di osservazione in un unico strumento, uno utilizzato nella ricostruzione della mappa spettrale del nucleo, l’altro canale è dedicato alla spettroscopia ad alta risoluzione. L’obbiettivo è risalire alla natura delle parti solide che compongono il nucleo della cometa e tracciare le sue caratteristiche termiche. I dati ottenuti, combinati con i dati acquisiti da altri strumenti, sono stati utilizzati per selezionare la zona sulla quale far posare il lander.

GIADA (Grain Impact Analyser and Dust Accumulator) è uno strumento in grado di analizzare le polveri e piccoli grani di materiale presente nella chioma della cometa misurandone le proprietà fisiche e dinamiche, tra le quali la dimensione, il rapporto tra materiale granuloso e quello gassoso, la velocità delle particelle.

OSIRIS/WAC (Optical, Spectroscopic, and Infrared Remote Imaging System) – OSIRIS è lo strumento principale della missione Rosetta per la raccolta delle immagini della cometa. È composto da due canali: NAC (Narrow Angle Camera), ottimizzato per ottenere mappe ad alta risoluzione del nucleo della cometa, fino a 2cm per pixel, con una capacità di messa a fuoco da 2 km a infinito e da 1 a 2 km; WAC (Wide Angle Camera), ottimizzato per ottenere una mappa panoramica ad alta risoluzione del materiale gassoso e delle polveri nei dintorni del nucleo della cometa. Il canale WAC di OSIRIS è di responsabilità italiana ed è progettato per lo studio accurato delle emissioni gassose della cometa sia nel visibile che nella banda UV. Le immagini acquisite da questo canale, sono state utilizzate per selezionare la zona in cui è atterrato il lander.

L'immagine dello strumento CIVA a bordo di Rosetta ha fotografato Philae sulla superficie della Cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. Crediti: ESA/Rosetta/Philae/CIVA
L’immagine dello strumento CIVA a bordo di Rosetta ha fotografato Philae sulla superficie della Cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. Crediti: ESA/Rosetta/Philae/CIVA

A bordo di Philae sono presenti i seguenti sistemi italiani:

SD2 – Sample Drill&Distribution - SD2 rappresenta un elemento di elevata miniaturizzazione, condensando in appena 4Kg tecnologie ad altissime prestazioni. SD2 è in grado di resistere a condizioni ambientali proibitive, per penetrare il nucleo della cometa sino a 20 cm di profondità. Un meccanismo sofisticato consente di distribuire i campioni prelevati (diametro di circa 2,5mm) in appositi contenitori in modo da rendere possibile lo studio delle proprietà mediante alcuni degli strumenti a bordo del lander. Il funzionamento del sistema SD2 è regolato da un software sofisticato, installato nel computer di bordo del lander.

Un altro elemento “made in Italy” è il Solar Array costituito da celle solari ad alta efficienza in grado di garantire la potenza elettrica necessaria anche a distanze dal Sole superiori a 2 AU.

NON MANCATE!

Le informazioni per raggiungere Villa Farsetti: http://www.astrosalese.it/dove-siamo.html

Fonte: Gruppo Astrofili Salese – http://www.astrosalese.it/7-notizie/268-tavola-rotonda.html e http://www.astrosalese.it/7-notizie/265-mostra-2015.html


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :