Verdetto in gran parte condivisibile, quello appena emesso dalla (assai illustre) giuria presideuta da Alfonso Cuaron. Premiati tutti i miei film preferiti, ad eccezione però, e purtroppo, del da me preferito tra i preferiti, Rabin, the Last Day, misteriosamente escluso dal palmarès. Ho delle riserve anche sui due premi al francese L’Hermine, troppi: sacrosanto quello a Fabrice Luchini, eccessivo quello alla sceneggiatura (era meglio tenere lo slot libero per un altro). Però è clamoroso, positivamente clamoroso, il Leone d’oro a un film bellissimo, rigoroso e disturbante, non conciliante, che qui agli italiani non è piaciuto, ma che è qualcosa di vicino all’opera somma, intendo Desde Allá del venezuelano Lorenzo Vigas.
Cliccare per leggere la mia recensione. Dei film di Orizzonti non ho ancora scritto, spero di farlo al più presto (non ho visto però il francese Tempête per cui è stato premiato l’attore Dominique Leborne).
Desde Allá, il Leone d’oro
CONCORSO VENEZIA 72
LEONE D’ORO
Desde allá di Lorenzo Vigas
LEONE D’ARGENTO PER LA MIGLIORE REGIA
Pablo Trapero per El Clan
GRAN PREMIO DELLA GIURIA
Anomalisa di Charlie Kaufman e Duke Johnson
PREMIO ALLA SCENEGGIATURA
Christian Vincent per L’Hermine
PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA
Abluka (Frenzy) di Emin Alper
COPPA VOLPI PER LA MIGLIORE INTERPRETAZIONE FEMMINILE
Valeria Golino per Per amor vostro
COPPA VOLPI PER LA MIGLIORE INTERPRETAZIONE MASCHILE
Fabrice Luchini per L’Hermine
PREMIO MASTROIANNI ALL’ATTORE O ATTRICE EMERGENTE
Abraham Atta per Beasts of No Nation
LEONE DEL FUTURO – PREMIO DE LAURENTIIS MIGLIORE OPERA PRIMA
Childhood of a leader di Brady Corbet (presentato nella sezione Orizzonti)
SEZIONE ORIZZONTI
PREMIO MIGLIORE FILM
Free in Deed di Jake Mahaffy
PREMIO PER LA REGIA
Brady Corbet per Childhood of a leader
PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA
Boi Neon (Beon Bull) di Gabriel Mascaro
PREMIO PER LA MIGLIORE INTERPRETAZIONE
Dominique Leborne per Tempête
PREMIO MIGLIORE CORTOMETRAGGIO
Belladonna di Dubravka Turic