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Mostra multiculturale a Barcellona

Creato il 27 marzo 2012 da Witzbalinka

Fino al 30 aprile la Casa Asia di Barcelona presenta Citystories and Global Cities, che riunisce lavori di diversi artisti, giornalisti, documentaristi, cineasti e scrittori per realizzare attraverso questi un’interessante riflessione sulla città multiculturale in Asia. La mostra è organizzata in collaborazione con Ediciones Syns Entido, Cameo, Norma Editorial, Hangar. Org, Sergio Caro, Golem Gao Magee Gallery, Vértigo e Galería Marta Cervera.

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Il progetto realizza un dialogo culturale tra Asia ed Europa, il cui obiettivo si risolve nella volontà di osservare le nuove città asiatiche attraverso il modello documentale di Francesco Jodice, il quale afferma che l’esclusione è un fattore fondamentale nel processo di deterioramento e disintegrazione sociale nelle città. A questo fine si sono riunite storie raggruppate per contenuti e supporti, tra cui romanzo, documentario, animazione, installazioni multimediali. In questo modo si sviluppa una cronaca che porta lo spettatore a integrarsi al dialogo.

Le città asiatiche hanno sperimentato negli ultimi decenni un rapido deterioramento con la conseguente perdita di qualità della vita dei suoi abitanti, prodotta delle difficoltà giornaliere, di trovare lavoro stabile e servizi. Questa è una realtà sorta paradossalmente a causa della rapida crescita economica che si è realizzata in queste città e che attrae molti gruppi umani.

La popolazione asiatica arriva a 2.500 milioni di persone, vale a dire la metà degli abitanti del pianeta. Nonostante si parli della crescita economica di quest’area come di un evento miracoloso, siamo ancora lungi dalla realtà.

Non si parla solo del Giappone, paese sviluppato, ma anche del Myanmar o del Nepal, dove la crescita non è ancora arrivata e l’arretramento è maggior ogni giorno, così come il deterioramento ambientale. Nemmeno la crescita economica È riuscita a garantire una più equa distribuzione della ricchezza. Oggi un lavoratore di Pechino guadagna più di un contadino del nord della Cina, producendo questa migrazione di persone dalle zone rurali arretrate alle città.

Questo ha fatto sì che le città oggi siano specchio dei nuovi problemi prodotti dal sovraffollamento. Le contaminazioni nelle città asiatiche sono preoccupanti e oltrepassano gli standard tollerati dagli organismi internazionali.

Per rappresentare questi problemi in modo concettuale gli artisti cinesi hanno lavorati su diversi supporti, ma concentrandosi maggiormente su opere d’arte e installazioni. Bisogna considerare che molti artisti di questo paese sono cresciuti in mezzo alla Rivoluzione Culturale, dove la creazione era regolata dalla politica culturale dallo Stato, pertanto l’arte concettuale è sperimentale, corrisponde a un nuovo sguardo e risale agli anni ’90.

Anche la mostra presenta interessanti documentari sulla situazione in Afghanistan, dove la guerra è stata un fattore di crescita delle città e ha stimolato nuovi conflitti sociali.

Per ulteriori informazioni http://www.casaasia.es/actividad/detalle?id=204754


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