Mostra personale di Ester Negretti a Parigi in place des Vosges

Creato il 10 maggio 2013 da Roberto Milani

Mostra personale di Ester Negretti a Parigi in place des Vosges

dal 8 giugno al 2 luglio 2013

catalogo francese inglese italiano in mostra Galerie Lisette Alibert 26 place des Vosges 75003 Parigi www.lisettealibert.com
Mi è accaduto spesso di sperimentare lo shock inaspettato della magnificenza di un paesaggio, di sentire, intorpidito, l'infinità della natura, e di trovarmi, per un istante che vorremmo sempre ricordare, di fronte all'apertura dei due battenti della Porta dell'eterna Verità.

Lo shock è violento, brutale. Non vi è dubbio che, malgrado la ripresa del corso della vita, il cuore si è caricato per sempre delle stigmate di questa trasfigurazione.
Ester Negretti si rivolge a coloro che hanno conosciuto quel torpore illuminato, che hanno percepito, furtivamente, la quintessenza delle cose. E, per quelli che, ahimè, ne sono stati esenti, Negretti si fa "veggente" elaborando la Natura e la pittura. Emerge, quindi, un dialogo tra i paesaggi italiani e l'artista alla ricerca di un'espressione pittorica unica in grado di trasmettere quella forza purificatrice della Natura. Come scrisse, giustamente, Rimbaud "Le invenzioni dell'ignoto richiedono nuove forme. "
Che sia questo per Ester Maria Negretti?
Lei fornisce all'astrazione una nuova dimensione mediante l'espressione combinata di texture e colore. Questa combinazione è possibile solo attraverso la tecnica del collage. A differenza dei cubisti che hanno cercato, attraverso questo processo, di dotare la loro pittura destrutturata di un effetto del reale attraverso l'apposizione di un riferimento "attuale", come un giornale o un biglietto della metropolitana, Negretti lavora, invece, sull'apertura, persino sull'espansione dello spazio finito della tela, verso l'Esterno. Infatti, la sua opera sorprende per la densità, il rilievo provocato dalla messa in scena della materia incorporata da questo processo. Dai tessuti alla ghiaia, passando per le carte di giornale e quelle patinate, i materiali incollati sulla tela si illuminano di una nuova chiarezza, di un nuovo significato e di una architettura che non si conosceva quasi.
La mano dell'artista, come Adamo che nomina gli animali, li trasfigura e li incorpora nella sua tela, come note di una composizione melodiosa nella quale i colori e le tessiture trovano la loro completa sonorità nell'anima dello spettatore. Giocando con i loro colori, la loro ampiezza e con la loro intrinseca maniera di suggerire la dolcezza o la freddezza, l'artista fa collidere i materiali nello stesso modo che ha l'orizzonte di confondere il cielo e il mare, per giungere a catturare quell'istante di percepita eternità.
E anche se la sua ispirazione l'ha portata a creare opere puramente teoriche, come Klee, nella stesura della materia nello spazio della tela, Ester Maria Negretti dipinge i paesaggi estatici che l'Italia intera offre ai suoi occhi e alla sua sensibilità. La bella Italia, quella delle storie d'amore, ma anche delle crudeli tragedie.
Jean-Marc ALLOUIS - Tradotto da Francesco MANTERO




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