È stato presentato ieri pomeriggio presso l’Autorità portuale di Genova il catalogo della mostra “Rex, il mito e la memoria”, che va a completare l’esposizione, ospitata dall’Authority fino al 30 settembre 2013, dedicata al transatlantico vincitore nel 1933 del prestigioso premio Nastro Azzurro per il primato di velocità sull’Atlantico.
Più di 250 pagine ricche di foto, immagini, documenti d’epoca e scritti, per raccontare la storia del “Rex” dalla sua costruzione, interamente avvenuta nei cantieri dell’Ansaldo a Sestri Ponente, fino al 1944, quando fu distrutto dagli alleati al largo di Capodistria.
Il volume illustrato dell’editore Silvana Editoriale ospita saggi storici e scientifici, che approfondiscono la storia della vita del “Rex” e aiutano a inquadrarla sotto vari punti di vista. Intanto, a poco più di un mese dall’inaugurazione, la mostra ha già fatto il pieno di visitatori: Palazzo San Giorgio ha accolto circa 20 mila persone.
Con un allestimento ispirato alla scena di fantasia del film “Amarcord” di Federico Fellini, dove il “Rex” illuminato attraversa di notte il Mar Adriatico, l’esposizione sul più grande transatlantico italiano ha attirato molti visitatori, italiani e stranieri, affascinati dagli anni in cui gli Stati si sfidavano a colpi di velocità sull’Oceano Atlantico per affermare la loro potenza.
Nell’80esimo anniversario della vittoria del Nastro Azzurro, il “Rex” rivive nelle immagini, nei filmati, nei manifesti d’epoca, nelle porcellane originali di bordo e nei cimeli salvati dopo l’affondamento al largo di Capodistria, ma soprattutto rinasce nella memoria dei visitatori della mostra.
Nonostante la sua breve vita - compì il suo primo viaggio verso New York nel 1932 – il “Rex” resta un simbolo che continua ad affascinare persone di tutte le età, dai bambini delle scuole, agli anziani che il “Rex” se lo ricordano bene.
Tanti i visitatori che hanno condiviso le loro impressioni sull’esposizione e i loro ricordi personali nel libro degli ospiti. Fra i commenti più ricorrenti vi è quello di speranza per un futuro migliore per il porto di Genova e per l’Italia in generale, partendo proprio dagli esempi di eccellenza che in passato il nostro Paese ha saputo produrre. Di seguito, una sintesi dei saggi e approfondimenti contenuti nel catalogo:
“Modernità transatlantica. Fascismo, americanismo e tecnologia degli anni Trenta” di Ferdinando Fasce Il controverso rapporto tra fascismo e americanismo è descritto con riferimento alla modernità e all’innovazione tecnologica dei due Stati. L’Italia fascista guarda agli Stati Uniti con un atteggiamento ora ammirativo ora critico, imitandone il progresso tecnologico.
“Il primato del Rex. Propaganda ed estetizzazione politica nell’Italia fascista” di Matteo Fochessati. La conquista del Nastro Azzurro rappresenta l’occasione per il Fascismo di esaltare la forza e il successo del regime, usando il vittorioso transatlantico come “ambasciatore dell’italianità”, politica ed estetica, nel mondo.
“La genesi del Rex. Dal Lloyd Littorio alla Italia Flotte Riunite, 1926-1932” di Paolo Piccione. La ricostruzione delle trattative che hanno preceduto la realizzazione del progetto per le “frecce del mare”, ovvero i transatlantici Rex e Conte di Savoia, attraverso il carteggio inedito conservato presso la Fondazione Ansaldo di Genova.
“Il dominio dell’Atlantico. Storia del record di velocità tra Europa e America 1838-1932” di Maurizio Eliseo. La competizione per il Nastro Azzurro, una sfida che ha appassionato le cronache dei giornali di tutto il mondo, dalle navi a vapore fino a quando la gara si disputa fra grandi transatlantici, come il “Rex”, la prima nave italiana ad aggiudicarselo nel 1933.
“Le carte del Rex. La storia del transatlantico nei documenti dell’Archivio di Stato di Genova” di Alfonso Assini. La documentazione contenuta nell’Archivio di Stato di Genova, divisa nei fondi del Gabinetto di Pretura e dei Giornali Nautici, custodisce importanti documenti che confermano eventi noti e meno noti, così come momenti della vita di bordo.
“Avanti a tutta forza! La conquista del Nastro Azzurro nell’agosto del 1933” di Maurizio Eliseo. Negli anni Venti, durante la lenta ripresa a seguito del primo conflitto mondiale, il Nastro Azzurro ritorna ad essere un traguardo ambito. L’Italia in primis si adopera per conquistarlo, progettando due grandi transatlantici, ordinati da due società rivali fra loro, per competere con gli altri Stati europei.
“A bordo del Rex. Luci e ombre nell’organizzazione del lavoro su un transatlantico negli anni Trenta” di Maria Stella Rollandi. L’organizzazione e la selezione del personale di bordo, di coperta, di macchina e alberghiero non prescindono dalle logiche fasciste e dal clima di allerta, per timori di attentati o azioni politiche, che caratterizza il periodo.
“L’ultimo palazzo navigante. Architetti, allestitori e artisti a bordo del Rex” di Paolo Piccione. Non solo ingegneri, carpentieri ed elettricisti per la costruzione del “Rex”, ma anche artisti che faranno dei suoi interni l’ultimo esempio di Palatial Ship, le navi passeggeri arredate secondo i criteri delle dimore storiche e dei grandi alberghi continentali sulla terraferma.
“Grand Hotel Rex. I servizi alberghieri e il personale di bordo sui transatlantici italiani” di Andrea Zanini. Una clientela sempre più diversificata e numerosa impone la necessità di adattare i servizi delle grandi navi passeggeri a nuove esigenze e si sviluppa un’organizzazione che assomiglia sempre più a quella dei grand hotel.
“Biblioteche sul mare. Libri e lettori a bordo delle navi italiane, 1908-1935” di Maria Paola Bellini. L’offerta delle biblioteche di bordo tra romanzi scritti nelle lingue dei passeggeri, monografie illustrate sulle bellezze dell’Italia, ma anche volumi che descrivevano l’attività del duce per renderla nota anche ai passeggeri stranieri.
“A tavola sul Rex. Porcellane, cristalli e oggetti per la Società Italiana di Navigazione” di Matteo Frulio. Raffinati e ricercati, i servizi da tavola delle compagnie di navigazione italiani si compongono di porcellane, cristalli e argenti marcati con il nome della compagnia di navigazione che meritano attenzione anche per le loro eleganti decorazioni.
“Il Conte di Savoia e il suo comandante. Rivalità atlantica e bel mondo sulla rotta del sole” di Paris Lena Merica. La rivalità fra i due grandi transatlantici italiani e le compagnie che li costruirono, la Lloyd Sabaudo per il “Conte di Savoia” e la Navigazione Generale Italiana per il “Rex”, raccontata attraverso la storia del comandante del transatlantico che non vinse il Nastro Azzurro.
“Genova per il Rex. Trasformazioni, demolizioni e modifiche delle strutture portuali per il nuovo transatlantico” di Danilo Cabona. Per accogliere le nuove grandi unità di navigazione in costruzione, il porto di Genova inizia un’enorme opera di rinnovamento delle strutture portuali che gli permetterà anche di proseguire i lavori di allestimento del “Rex”.
“Aspettando il Rex. L’ascesa del grande transatlantico raccontata dai Bollettini del Consorzio Autonomo del Porto” di Silvia Martini e Pietro Dante Oddone. Nella parte non ufficiale dei Bollettini anonimi cronisti descrivono, attraverso dettagliati resoconti, momenti di vita portuale. Un prezioso strumento che permette di calarsi nella realtà del porto in un periodo di grandi cambiamenti e caratterizzato dalla politica protezionista del regime fascista.
“Finis Rex. Destino e distruzione di un mito” di Paolo Piccione. L’8 settembre 1944 il “Rex”, passato sotto il controllo tedesco, viene bombardato dalla Royal Air Force, che ne provoca l’affondamento sul basso fondale del mar Adriatico, vicino a Capodistria. Il racconto dei momenti che precedono la sua fine e il destino dei resti del Rex.
La mostra “Rex, Il mito e la memoria” è stata resa possibile grazie ai contributi di: Banca Carige – Cassa di Risparmio di Genova e Imperia, Costa Crociere, Birra Nastro Azzurro, Ignazio Messina & C., Gruppo Spinelli, Psa Voltri-Pra, Terminal San Giorgio, Galleria L’Image. Inoltre, ha ottenuto il patrocinio di: Presidenza del consiglio dei Ministri, Ministero dell’Interno, Regione Liguria, Comune di Genova, Camera di Commercio di Genova, Fondazione Ansaldo, Fondazione Regionale per la Cultura e lo Spettacolo, Wolfsoniana.
Fonte: Shippingonline.it