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Mostra Valentina Maragnani in Viaggio con il Maestro Berto

Creato il 10 giugno 2015 da Fasterboy

Mostra Valentina Maragnani in Viaggio con il Maestro BertoRoma - Trastfactory Art Gallery è lieta di presentare la mostra Valentina Maragnani in Viaggio con il Maestro Gian Paolo Berto a cura di Elena Busetta e Sara Fiorelli.
"La vita è un viaggio e chi viaggia vive due volte"
Valentina Maragnani appunta questa frase di Umar Khayyām, poeta e filosofo persiano, in un suo taccuino da viaggio e, successivamente, la trasferisce anche all'interno di alcuni suoi quadri. La citazione incorniciata diventa come un monito o un'insegna che rammenta a chi la guarda la direzione da seguire.
In ogni viaggio si vive almeno due volte perché i nostri passi si incontrano con i passi di persone mai conosciute prima e, inaspettatamente non accorgendosi come, ci si trova a camminare lungo la stessa strada condividendo lo stesso tempo, come buoni compagni di viaggio.
Noi siamo le persone che incontriamo e ciascuna di esse, lasciando la propria impronta lungo il nostro cammino, traccia un segno indelebile e per tale ragione, anche se al bivio successivo sceglierà una direzione diversa dalla nostra, sarà destinata a restare per sempre parte integrante della nostra vita.
Valentina ha iniziato a muovere i suoi primi passi con le scarpette tinte dagli schizzi dei colori ad olio nello studio di Gian Paolo Berto, dove giocando prendeva confidenza con i pennelli, le forme e i personaggi del suo maestro. Ha la via segnata Valentina, quando sceglie di frequentare prima il liceo artistico e poi l'accademia di belle arti, perché Berto l'aveva già scelta come l'allieva a cui cedere, un giorno, il testimone del proprio lavoro.
Mentre la china di Berto lascia che le forme si sciolgano in un impasto cromatico che ricorda le velature d'acqua su cui navigavano i suoi viaggiatori Erranti, Valentina interseca sfondo, forme e figure come se fossero cesellati tra di loro a formare un fitto tessuto di ingranaggi mobili.
Ripercorrendo a ritroso i propri ricordi Valentina ricostruisce, attraverso articolate combinazioni, le storie dei suoi viaggi. Sembra raccontare molte esperienze comuni tanto che, all'interno dei meccanismi combinatori, l'osservatore è sollecitato a trovare personali percorsi tra i diversi itinerari praticabili.
Strettamente legato al tema del viaggio, ma anche al mondo della pittura di Valentina, è la musica.
Valentina, infatti, dipinge a ritmo di musica. É la musica che conferisce al segno della pennellata un ritmo del tutto personale che genera forme e figure appartenenti inconfondibilmente alla mano dell'artista. Caleidoscopici colori tingono i suoi segni come se derivassero direttamente dalla melodia che Valentina ascoltava nel momento in cui stava dipingendo e la sua mano, sensibile come un sismografo, si mostra sempre pronta a catturare le onde sonore trasmesse dalla musica.
Valentina oggi trae profonda ispirazione dal lavoro di Andrea Fersuoch (Kimα). Andrea è un Dj producer che studia pianoforte e solfeggio sin dall'età di undici anni e, dopo l'adolescenza, inizia ad appassionarsi alla musica elettronica ascoltando diversi generi. Ha in attivo alcuni lavori tra cui ricordiamo Noize One, nove pezzi interamente ballabili (1994), successivamente, sperimentando altri stili di electro music, realizza After the first (2009). Nel 2014 conosce Valentina Maragnani e troverà in lei e nella sua pittura la traduzione visiva delle sue composizioni musicali.
"Se durante un concerto avessimo la possibilità di osservare l'aria, mentre vibra simultaneamente influenzata dalle voci e dagli strumenti, con grande stupore vedremmo colori organizzarsi e muoversi in essa". Athanasius Kircher.

Sara Fiorelli


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