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Mostrare e dimostrare le assenze

Creato il 08 gennaio 2011 da Aledelu

Mostrare e dimostrare le assenzeUn fratello piccolo, dopo più di 30 anni, utilizza il suo ingegno ed il suo talento come fotografo per dimostrarci, se ancora ce ne fosse bisogno, che è accaduto davvero, che non è solo fiction quello di cui un po’ tutti abbiamo sentito parlare e che oggi a taluni risulta una storia ripetitiva e lontana nel tempo e nello spazio. Su suggerimento del “tano” de largentina.org mi reco a questa mostra senza sapere di preciso cosa aspettarmi: AUSENC’AS di Gustavo Germano. Il luogo è tecnologicamente all’avanguardia e ben curato, l’allestimento minimale ma sofisticato. In mostra 14 foto di allora ed altrettante di oggi, in quelle degli anni ’70 le persone raffigurate sono di più, ti avvicini e capisci: le foto sono semplicemente le stesse 30 anni dopo e quello che risalta di più è l’assenza, il lutto, il legame familiare o d’amicizia, la solitudine di chi è rimasto ed il senso di ingiustizia per chi non c’è più. In una di queste riconosco l’autore, il più piccolo di 4 fratelli, il più grande è scomparso, nella brochure c’è la sua storia di resistenza e di morte. In un’altra una bambina fra i 2 genitori felici su un lettone, in quella attuale una giovane donna da sola, al’incirca la mia età, di foto così vicino ai miei io ne ho a profusione. Il cuore mi si stringe, le lacrime escono da sole, l’espressione del mio viso resta congelata in quella sofferenza che posso condividere, ma i cui aspetti più crudeli ed intimi nemmeno so immaginare. Un paradossale senso di rabbia e rassegnazione mi lascia in silenzio.



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