Fra uova di cioccolato e colombe, a chi vorrà rimanere in città, Milano offre alcune alternative culturali alla classica giornatina stesi sull’erba che, sia chiaro, non disprezziamo affatto ma che il clima ballerino sembra non favorire.
Robert Mapplethorpe fotografato da Alice Spings
Ad Alice Spings e’ dedicata la retrospettiva “People” ospitata a Milano dalla Galleria Carla Sozzani (Corso Como 10, fino al prossimo 22 aprile). Come lo stesso titolo della rassegna lascia intuire, si tratta di un approfondimento della principale attitudine fotografica dell’autrice, una vera e propria galleria di ritratti intramezzati da qualche nudo in rigorosissimo bianco e nero. Ci si potrebbe appoggiare al vecchio detto popolare “Dio li fa e poi li accoppia”, oppure annotare più prosaicamente che spesso la passione scoppia dove si ammonticchiano interessi comuni. I casi di coppie moglie-marito con successo nel campo della fotografia non si contano e Alice Springs (pseudonimo di June Newton) con il marito Helmut ha raccolto questo particolare testimone già appannaggio di, per ricordarne una su tutte, Robert Capa e Gerda Taro. Una storia curiosa quella di Alice Spings, ex attrice “ammalatasi” inevitabilmente di fotografia e dal talento scoperto quasi per caso in una occasione particolare: chiamata a sostituire il ben più celebre marito, ammalatosi poco prima dello shooting per una campagna pubblicitaria delle sigarette Gitanes, Jane-Alice finì per scattare una immagine di forte impatto visivo che caratterizzò profondamente la comunicazione pubblicitaria di quegli anni. Nacque così una carriera dietro la macchina fotografica costellata, negli anni successivi, da servizi commissionati da Jean Louis David e – soprattutto – da una lunga serie di ritratti che inquadrano la scena culturale internazionale, ben rappresentata alla Galleria Sozzani. Una esposizione perfetta per il sabato cittadino e pre-pasquale!
Particolare del Fregio di Beethoven
Sarà invece aperta sia la domenica di Pasqua che lunedì la mostra dedicata a Gustav Klimt presso lo Spazio Oberdan di Milano. “Disegni intorno al fregio di Beethoven”, questo il titolo dell’evento dedicato ad un vero maestro dell’arte, di cui quest’anno si celebrano i 150 anni dalla nascita. La città di Milano ha deciso di aprire le danze in onore del pittore viennese, proponendo una esperienza che vi consigliamo di non perdere, fosse anche solo per il gradevole sottofondo musicale tutto dedicato al compositore tedesco considerato summa di tutte le Muse dagli artisti della Secessione. Naturalmente, non ci sono solo le note della Nona ad accogliere i visitatori, anzi… vi ricordate la celebre frase “Il mio regno non è di questo mondo”? Avrete occasione di vederla coi vostri occhi nella incredibile riproduzione a dimensioni reali (!) del Fregio di Beethoven (il cui impatto visivo vi ripagherà da solo della visita) che è inoltre accompagnata da diciotto disegni originali dell’autore di uno degli abbracci più celebri della storia della pittura.
Completano l’esposizione manifesti, libri d’epoca e – soprattutto – un percorso incredibilmente chiaro e ben tracciato agevolato da un apparato didascalico assolutamente fruibile. E al termine della visita, vi attenderà una buon caffè gentilmente offerto dall’organizzazione