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Mostre: fino ad ottobre Illegio diventa il paese degli angeli

Creato il 23 aprile 2010 da Donmo

Mostre: fino ad ottobre Illegio diventa il paese degli angeli

“Tobia e l’angelo” di Girolamo Savoldo (1522-1524), la “Annunciazione” di Filippo Lippi (1445-1450), la“Madonna con bambino” di Sandro Botticelli e collaboratori (fine secolo XV), “Cristo morto sorretto da due angeli” di Paolo Veronese (1585-1588), “Abramo e i tre angeli” e “L’angelo soccorre Agar” di Giambattista Tiepolo (1732 circa): sono solo alcune delle opere che saranno esposte da domani, 24 aprile in una mostra che si preannuncia estremamente interessante.

Prima di tutto per la sua localizzazione geografica: sede della medesima non sarà infatti un qualche rinomato museo, bensì un paesino di soli 300 abitanti che con fatica si può ritrovare sulla carta geografica, Illegio, in provincia di Udine. Seconda particolarità dell’esposizione è che l’organizzazione della stessa è dovuta alla caparbietà di due sacerdoti: il primo è monsignor Angelo Zanello, presidente del Comitato di San Floriano; il secondo è don Alessio Geretti, che nel piccolo centro della Carnia di cui è parroco, Illegio appunto,  organizza ogni anno una mostra facendo arrivare in Friuli capolavori da tutto il mondo.

Quella di quest’anno si intitola: “Angeli. Volti dell’invisibile”, e si articola a sua volta in otto sezioni: “Angeli e arcangeli nell’Antico Testamento”; “L’Annunciazione”; “Angeli nel Nuovo Testamento”; “Regina Angelorum”; “Angeli nel Nuovo Testamento: la Passione”; “A servizio degli uomini”; “Al cospetto di Dio”; “Reliquiari”. “La mostra –ha dichiarato il curatore don Geretti- vuole documentare attraverso ottanta opere scelte anzitutto le figure angeliche ricordate esplicitamente dalle Sacre Scritture, in vari episodi della storia della salvezza, per completare poi il quadro con una specifica ricognizione delle caratteristiche proprie di ogni schiera angelica e con lo studio di alcuni casi particolari e meno conosciuti di culto e iconografia, come il culto dei sette arcangeli”. Le opere esposte provengono dalle sedi museali più prestigiose d’Europa, come i Musei Vaticani, gli Uffizi di Firenze, la Galleria Borghese e la Galleria Doria Pamphilj di Roma, l’Accademia Carrara di Bergamo, la Galleria Tretyakov di Mosca, i Musei Reali di Arte e Storia di Bruxelles e diverse altre.

La mostra resterà aperta fino al 3 ottobre prossimo.



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