Ho finalmente iniziato a scrivere il capitolo conclusivo della saga dark fantasy/contemporanea La Lancia di Marte. Il quarto e ultimo volume riguarderà da vicino la Dea Tiamat, che nei primi tre ebook è stata una presenza defilata, per quanto minacciosa e ingombrante (se non avete idea di ciò di cui sto parlando, date una lettura alla sinossi del libro uno).
Oltre a dovermi rileggere i primi tre capitoli della saga, ho anche iniziato a documentarmi su alcune cose che vorrei inserire nel quarto libro. Per somma sincronicità, entrando in Feltrinelli (cosa che oramai faccio di rado) mi sono imbattuto in un ottimo saggio: Mostri marini. Creature misteriose tra mito, storia e scienza, scritto da Massimo Centini, di cui già in passato ho avuto modo di parlare.
Centini è un bravo ricercatore, in grado di esporre argomenti spinosi (criptozoologia e simili) con un piglio serio ma non noioso. Una cosa non comune, ne converrete.
Sfogliando il libro ho notato un passaggio che – di nuovo tiro in ballo la sincronicità – mi ha convinto ad acquistarlo al volo.
Vi riporto direttamente la foto della pagina in questione.
Eccola qui, presa direttamente dal mio profilo Instagram:
(cliccate per ingrandire, se volete leggere).
A parte i parallelismi tra Tiamat e il Leviatan, è proprio il modo di esporre di Centini a rivelarsi affascinante e coinvolgente.
Detto ciò, tralasciando i rimandi alle faccende personali di scrittura, vi cito la sinossi del libro in questione, tanto per far maggior chiarezza su di esso:
Storici, naturalisti, geografi e cronisti di ieri ci hanno lasciato una serie di testimonianze su mostri del mare, che con il progressivo incremento di viaggi ed esplorazioni è via via aumentato, proponendo così una zoologia parallela, nella quale scienza e mito si contendono un primato comunque destinato al secondo. In questo libro i miti, le leggende, i documenti storici, le testimonianze e le conclusioni della scienza sui mostri del mare sono raccolti e analizzati con metodologia scientifica e proposti in un panorama di grande fascino, diretto a un diversificato numero di lettori. Dalla sirena a Moby Dick, dagli uomini pesce ai calamari giganti, dai serpenti marini alle isole viventi, l’autore raccoglie un numero rilevante di notizie, curiosità, fatti strani, ma sempre documentati. Nel volume sono centinaia le fonti prodotte: da quelle del mondo antico e medievale, fino a quelle che dall’epoca delle scoperte geografiche giungono a oggi. Un viaggio per chi ama il mare, ma anche per chi è interessato alle “cose strane” che contrassegnano questo nostro mondo e i suoi misteri.
Il saggio è ottimo e ricchissimo di informazioni, di nozioni storico/zoologiche, ma anche di rimandi alla cultura popolare.
Centini si prodiga infatti nel citare libri (vecchi e nuovi), film e opere d’arte in cui i mostri marini da lui esaminati compaiono. Si va quindi da Moby Dick a Pinocchio (per quel che riguarda le balene e il leviatan), passando per la Divina Commedia e l’Odissea (sirene), fino ad arrivare ai romanzi di Jules Verne, che di mostri abissali e calamari giganti ha trattato soprattutto in uno dei suoi più noti romanzi.
Mostri Marini è una miniera di spunti, di dati, di ispirazione artistiche – ottimo il capitolo sulle illustrazione medioevali e rinascimentali delle creature acquatiche.
Completano il tutto fotografie, illustrazioni, tavole, ricche descrizioni e riferimenti ad altre opere, per chi volesse sviluppare questo o quell’argomento.
Un must have.
E infatti…
PS: Se amate le storie di mostri marini e le Apocalissi, vi consiglio di recuperare uno dei migliori romanzi letti nel 2013: Earthworm Gods: Deluge, di Brian Keene. Purtroppo disponibile soltanto in lingua inglese. Bellissimo davvero.
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