In questo blog ne parliamo sempre un po’ in ritardo, ma ne parliamo sempre.
La scorsa settimana Anna Castagnoli, illustratrice ed esperta di storia dell’illustrazione, ha pubblicato della domenica del Sole i risultati di un suo interessantissimo studio sugli artisti che hanno ispirato Maurice Sendak (l’articolo lo ritrovate sul suo blog).
Oltre a evidenziare l’influenza che sullo scrittore e illustratore statunitense hanno esercitato i maestri del Rinascimento (Piero della Francesca in particolare) e soprattutto la divina commedia illustrata da William Blake, la Castagnoli propone una lettura inedita di Nel paese dei mostri selvaggi. Alla luce delle influenza scovate, l’opera si configura sempre più chiaramente come: “un viaggio iniziatico ed epico verso le forze ctonie più oscure. Quelle ‘cose selvagge’ che, come i leoni e i draghi delle antiche mappe, vivono là dove finisce il mondo che conosciamo. Ma la barchetta su cui viaggia è di carta, così come le buffe creature che incontra, con i loro piedi grandi, i lunghi riccioli leonini, le bocche larghe, gli artigli inoffensivi. Forse Sendak voleva invitarci tutti a non avere paura di partire”.
E ancora: “L’amore di Sendak per il Rinascimento e l’arte italiana è noto, ma non mi ero accorta, fino al momento di dover ridisegnare i suoi mostri, quanto fosse presente nel libro. Penso sia proprio questo classicismo, mescolato in alchemiche dosi al segno del fumetto americano, a conferire al libro di Sendak un sapore inconfondibile: né drammatico, né allegro. Né faceto, né serio. Un’ambiguità irrisolvibile, forse alla radice dell’intramontabile successo dell’opera“.
Sul blog di Anna Castagnoli ci sono le immagini di Piero della Francesca e William Blake affiancate a quelle di Sendak e il colpo d’occhio è davvero fulminante.
E c’è chi continua a chiamarli “libri per bambini”…