Quanto vale la famiglia? Fareste di tutto per difenderla?
Uno splendido thriller messo in piedi da Darren Lynn Bousman… anche se questa volta risulta arduo capire anche il titolo originale: Mother’s day.
Beth e Daniel hanno organizzato una festa nella loro nuova casetta, con un po’ di coppie di amici.
Peccato che la seratina venga interrotta dall’irruzione di tre uomini, uno dei quali gravemente ferito.
Si tratta di tre fratelli che hanno compiuto una serie di rapine e che hanno sempre abitato lì… non sanno che la casa ora è abitata da altri e sono intenzionati a rimanerci.
I problemi nascono però quando la combriccola viene raggiunta dalla madre del terzetto e dalla loro sorella.
Non scendo nei dettagli di quanto accade da lì in poi per non rovinarvi la festa ma vi garantisco che c’è tensione, ritmo, un bel po’ di sangue e trovate davvero interessanti.
Il film è duro, spesso, non lascia niente al non mostrato, ma non è sulla violenza che si basa.
Il clou della vicenda è la famiglia, il valore della famiglia con qualche esplicito riferimento a quello dell’amicizia.
Solo che naturalmente sono valori distorti, malati, rovinati…
Incredibile il personaggio della madre, interpretato da una splendida Rebecca De Mornay.
Avete presente la madre della banda Fratelli dei Goonies?
Ecco… siamo sugli stessi livelli ma completamente senza ironia.
I ragazzi (delinquenti efferati) succubi delle sue decisioni, la figlia (una convincente Deborah Ann Woll) tenuta praticamente all’oscuro di quanto accade nel mondo.
Evidente il tentativo di Bousman di smontare il concetto stesso di famiglia e di amore materno, distorcerlo, distruggerlo.
Ma anche l’amicizia e l’amore tra uomo e donna (veri o presunti?) pagano dazio.
Molto buone le sequenze in cui la donna (o i suoi figli) costringono le vittime a scelte estreme.
“Uccidi lei se voi salvarti”
“Picchiatevi… mi prenderò la donna di chi perde”
Il proprio conto, la propria salvezza è più forte di ogni cosa. Messi di fronte alla scelta, c’è una sola risposta.
Questo vuole dimostrare la mamma cattiva.
Ma il gioco non finisce lì.
Il tentativo della donna di mettere uno contro l’altro gli assediati trova facili appigli nelle vicende personali che vengono fuori man mano che scopriamo le debolezze dei personaggi.
Tutti falsi, tutti sporchi e cattivi dietro la maschera di tranquille famiglie della classe media?
Pare proprio di si… e allora vincerà il male?
I buoni sentimenti riusciranno a prevalere?
Aspettatevi sorprese.
Insomma un sacco di carne al fuoco per un thriller ad alta tensione che riesce a far crescere il ritmo con convinzione e a mantenere alta la tensione.
C’è spazio per un sacco di altre considerazioni, ma mi fermo solo per segnalarvi ancora le ottime interpretazioni collettive.
Da Jaime King a Kandyse McClure, a Shawn Ashmore passando per tutti gli altri.