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Motivazione & Risultati: Scegli chi calcia!

Da Alessandro Vella @alevella

goalLeggo di persone del mondo dello sport “rianimate” nei risultati grazie all’aiuto di un “motivatore”, ma è proprio così?

Non proprio e, per comprendere bene come funziona, occorre distinguere tra motivazione endogena motivazione esogena.

La prima deriva da fattori interni alla persona, che è così in grado di ricaricarsi e trovare dentro di sé tutto ciò che occorre per superare le difficoltà in modo efficace.

La seconda fa riferimento alla necessità della persona di trovare esternamente (episodi, persone, espedienti, rituali ecc.) la carica. Ma questa è solo un’illusione.

Gli individui agiscono in base a micro decisioni autodeterminate, i fattori esterni contribuiscono solamente ad innescare tale miccia decisionale. Potremmo dire che la motivazione non esiste, è più corretto parlare di automotivazione!

Mi spiego meglio con un esempio. Pensa ad un allenatore di calcio che mette in campo due modalità di allenamento per due differenti calciatori: nella prima, calcia lui la palla al posto del potenziale bomber; nella seconda, tocca i punti corretti per stimolare il professionista a prendere micro decisioni ed agire con convinzione. Quale pensi sia la modalità che produce maggiori risultati?

Motivare innescando solamente la parte emozionale, produce risultati di breve periodo ed è come l’allenatore che calcia la palla. Innescare il cambiamento è un lavoro più difficile e più duraturo, rende la persona automotivata e convinta di farcela con i propri mezzi (che ora ha imparato ad usare).

Da un punto di vista esclusivamente commerciale, meglio la prima perché produce risultati immediati e risonanza mediatica (per il motivatore). In termini di professionalità e valore, meglio la seconda perché crea un vero risultato per la persona anche se non sempre nell’immediato.

Quindi è più corretto parlare di trainer piuttosto che di motivatore.

I risultati sono il frutto di azioni, che sono influenzate dal comportamento, che è determinato dalle convinzioni, che sono influenzate da come la persona ha gestito persone ed esperienze passate, che formano così le idee di base dell’individuo in base alle quali prende decisioni. Ecco il meccanismo che innesca il successo o il fallimento!

Un buon trainer può allenare la persona prima ad osservare le cose in modo diverso da quello improduttivo, quindi a decidere toccando le giuste leve per un cambio comportamentale ed agire consolidando nuove abitudini ed ottenendo così i risultati desiderati.

Il passaggio più importante è in termini di responsabilità, scaricare all’esterno le colpe oppure cercare al di fuori una ricarica di energia serve a ben poco. Osservare che hai ciò che meriti (e sei) in questo momento, a volte è gratificante, altre volte assai bruciante. Occorre avere il coraggio di decidere chi calcerà quel pallone!



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