Un film al cinema, un bel ragazzo, divorziato,
si innamora di una adolescente e riscopre il piacere di amare ancora e soprattutto il piacere di saper amare.
Motivi del divorzio… diventare single
Il
primo matrimonio è fallito, per
noia, mancanza di stimoli, per un amore che prima c’era e poi non c’era più,
perché nessuno dei due ha ceduto qualche piccola parte di sé e
perché nessun piccolo o grande compromesso di vita è stato accettato o anche solo provato da ognuno,e cosi si ritorna ad essere single.
Nessuna delle parti
aveva preventivato che nella vita di coppia comunque si sarebbe innestato un conflitto, certo una conflittualità positiva utile ad amalgamare e cementare due persone che debbono imparare a convivere e condividere, un modo di giocare con la vita di tutti i giorni e di giocare con se stessi e l’altro per comunicare e sopravvivere in armonia; ma questo non avviene sempre, anzi la nascita di una coppia sembra ormai sempre più composta da soggetti deboli, fragili, incapaci di costruire e reagire, si avvicinano alla famiglia o convivenza come ad un sogno felice, idilliaco, con superficialità e infantilismo.
Il
conflitto e il confronto devono essere ben presenti sul piatto della bilancia prima della decisione irrevocabile dell’unione di coppia, ma non avviene così, si dovrebbe capire che la conflittualità è un gioco della vita, quasi una norma da elaborare, il contatto costante con l’altro ci pone in una continua evoluzione, ci fa lavorare per abbattere la difficoltà della nuova situazione di convivenza, ma se non si pensa di affacciarsi con umiltà e decisione i problemi ci piombano come macigni facendoci rinunciare improvvisamente al sogno e dandoci la misura della realtà che non volevamo nemmeno considerare: questo l’errore che porta la disunione di una convivenza e cioè non essere capaci di analizzare se stessi nella realtà da vivere e non da sognare.
Si ha paura di affrontare se stessi e quindi di soffrire, poiché sappiamo bene che l’analisi dentro di noi è sempre lacerante, preferendo affrontare l’ignoto impreparati senza voler pensare ad una futura sofferenza con la realtà che forse non sapremo affrontare.
Matrimoni nati perché si voleva uscire da casa per non continuare a sopportare dei genitori oppressivi,
matrimoni scaturiti da un innamoramento che altro non era che una semplice infatuazione,
unioni nate per motivi economici,
unioni che si formano pensando
‘che dopo qualcosa potrà cambiare’,
matrimoni che nascono per sfida verso amici,
finiscono per la maggior parte con separazioni e sofferenza, poiché la sconfitta è sempre causa di dolore.
Ma la consapevolezza più negativa che pervade in quel momento è una e una soltanto:
quella di aver capito di non aver amato niente e nessuno, fingevamo a noi stessi, amara considerazione che avremmo potuto evitare se prima avessimo cercato dentro di noi delle conferme.Leggi anche “Come salvare il matrimonio”
Lascia un commento
commenti
Potrebbe interessarti anche: