Valentino Rossi vince ad Assen dopo una lotta epica con Marc Márquez. Lorenzo fatica ma riesce a chiudere il podio.
Valentino Rossi vince per la nona volta in Olanda. Un weekend perfetto per il Dottore che, dopo aver ottenuto la pole numero 61 in carriera, si conferma durante la gara e raggiunge quota 111 vittorie. Era dal 2009 che non vinceva partendo dalla prima casella. Marc Márquez torna competitivo con la Honda che porta il telaio del 2014, con il quale lo spagnolo si trova più a suo agio. Il suo connazionale, Jorge Lorenzo, non è in giornata ma riesce comunque ad arrivare terzo dopo una spettacolare partenza. Dopo le ottime qualifiche, Aleix Espargaró perde molte posizioni con la sua Suzuki, più fortunato è il fratello Pol che nella bagarre riesce ad arrivare quinto dietro ad Andrea Iannone protagonista di una buona gara con la Ducati.
La gara
Semafori spenti e partenza super di Lorenzo che dall'ottava casella si ritrova terzo in pochi metri. Valentino mantiene la prima posizione inseguito da Márquez, mentre dietro si scatena la bagarre tra i fratelli Espargaro e Andrea Iannone. Malissimo Pedrosa che dopo la sfortunata caduta nel warm up paga i forti dolori alla mano. Dopo alcuni giri nel gruppetto di testa, Lorenzo non riesce a stare dietro ai primi due che spingono ai limiti le loro moto nell' Università delle due ruote, com'è conosciuto il leggendario circuito di Assen. Dietro, Andrea Dovizioso prova a recuperare dalla decima posizione, compiendo cinque sorpassi fino a raggiungere il compagno di squadra, Iannone, intanto Aleix Espargaró perde molte posizioni, dimostrando che la Suzuki non è ancora pronta per il passo gara.
La fase centrale della corsa è stata una lotta di nervi tra il pilota di Tavullia e il giovane spagnolo: i due si sono studiati a lungo fino a quando, al 19° giro, Márquez si porta davanti a Rossi il quale sembra quasi lasciarlo passare per saggiare il ritmo gara della Honda, che si dimostra subito inferiore rispetto a quello della Yamaha del Dottore. Dietro, nel mischione, Crutchlow supera Dovizioso che non riesce a risolvere i problemi con la sua Ducati e arriva addirittura 12° sul traguardo. Con calma, invece, Dani Pedrosa riesce a portarsi in settima posizione grazie al calo degli altri corridori.
A tre giri della fine, inizia il duello vero e proprio in testa alla corsa. Dopo aver studiato a lungo Márquez, Valentino lo supera con un sorpasso di puro talento: entra in staccata molto più forte dello spagnolo e quando sta per cedergli nuovamente la posizione trova un guizzo e sul cambio di direzione riesce a rimanere davanti con un ulteriore sorpasso dall'esterno. Il TT Circuit di Assen diventa un inferno e i due si sfidano fino all'ultima curva nella quale Márquez entra fortissimo e manda Rossi fuori pista-. Il Dottore, però, riesce a tenere il controllo della Yamaha e, seppur obbligato dallo spagnolo a tagliare la chicane finale, trionfa e impenna davanti ai suoi tifosi. Dopo alcuni secondi, arriva lo sconfitto di giornata Jorge Lorenzo, dietro di lui in solitaria Andrea Iannone. Arrivo in volata per il gruppo dietro regolato da Pol Espargaró che tiene dietro Crutchlow, Smith, Pedrosa e il fratello Aleix. Buon risultato per Danilo Petrucci che chiude 11° davanti a Dovizioso.
Analisi
Un altro trionfo di Valentino e della Yamaha che da 6 gran premi porta i suoi piloti sul gradino più alto del podio, questa volta con un duello straordinario tra due piloti altrettanto straordinari: Rossi alla 111esima vittoria si conferma uno dei più grandi di sempre, Márquez è sulla buona strada ma nei duelli a tu per tu con il Dottore si dimostra ancora inesperto e irruente. Anche oggi, infatti, ha messo a repentaglio la sua gara e quella del suo avversario con un ingresso davvero aggressivo proprio nella curva finale. Jorge Lorenzo oggi scruta i due da lontano consapevole che per la lotta finale dovrà guardarsi anche dal suo connazionale.
Le Ducati vivono un momento di leggera flessione e, nonostante la buona gara di Iannone, non si può dire che le Rosse di Borgo Panigale ora come ora possano competere con Yamaha, forse con Honda che però con il ritorno al telaio del 2014 potrebbe tornare a essere imprendibile. Gara corsara per i fratelli Espargaró e per Cal Crutchlow che in un mischione degno della Moto 3 regalano ulteriori emozioni in una gara stupenda. La Suzuki di Aleix è ancora acerba e la scommessa di mettere una gomma soft al posteriore è stata persa ma il futuro è florido.
Ancora una volta il circuito di Assen si dimostra uno dei più spettacolari e divertenti della Moto GP. Nonostante le pesanti modifiche effettuate nel 2006, che hanno ridotto il tracciato da 6 a 4.5 km, il circuito olandese può essere chiamato ancora l' Università delle due ruote, la Cattedrale del Motociclismo, che qui si corre dal 1925, quando ancora vicino al ciglio della strada c'erano i tifosi a tifare per i loro beniamini.
Ordine di arrivo
1. Valentino Rossi (Yamaha)
2. Marc Márquez (Honda)
3. Jorge Lorenzo (Yamaha)
4. Andrea Iannone (Ducati)
5. Pol Espargaró (Yamaha)
6. Cal Crutchlow (Honda)
7. Bradley Smith (Yamaha)
8. Daniel Pedrosa (Honda)
9. Aleix Espargaró (Suzuki)
10. Maverick Vinales (Suzuki)
Classifica piloti
1. Valentino Rossi p.163
2. Jorge Lorenzo p.153
3. Andrea Iannone p.107
4. Marc Márquez p.89
5. Andrea Dovizioso p.87
Classifica costruttori
1. Yamaha p.316
2. Ducati p.194
3. Honda p.136