E’ ormai diventato un appuntamento fisso quello con la serie MotoGp. Milestone, studio italiano, ha infatti pubblicato a fne giugno l’edizione 2014 del videogioco ufficiale sul Mondiale di motociclismo.
Ed eccoci a parlare, dunque, di MotoGp 14, ultima fatica a due ruote della casa milanese che, ricordiamo ha pure realizzato il recente MXGP basato sul campionato iridato di motocross.
La nostra recensione si basa sulla versione PlayStation 3 di MotoGp 14 (confidando quanto prima di potervi fornire anche quella per PlayStation 4) ricordandovi che il titolo è uscito anche su Pc, Xbox 360 e PlayStation Vita.
Un gioco che, diciamo subito a scanso d’equivoci, ha fatto un bel passo in avanti dal punto di vista del gameplay (più ammorbidito in certe fasi) e che tecnicamente ha visto senza dubbio i suoi miglioramenti più visibili soprattutto sulle versioni Pc e PlayStation 4 che ha segnato il debutto della serie motociclistica made in Italy sulle console Next-Gen.
CAMPIONATO, MULTIPLAYER, CARRIERA…
Partiamo subito col dire che MotoGP 14 offre tantissime modalità. Tra queste citiamo Gara singola, Campionato e soprattutto la Carriera.
La modalità Carriera è senza dubbio il cuore del gioco. Permette di intraprendere, come è facile evincere, la carriera forgiando il proprio pilota (molto sintetico l’editor con modelli già predefiniti) cominciando dalle categorie inferiori alla MotoGP, ossia Moto 3 e Moto 2 con possibilità di sbloccare diversi contenuti e caratteristiche grazie ad un sistema di punti esperienza che si basa sui risultati ottenuti in pista.
Nulla di nuovo sotto l’orizzonte, ma la possibilità di disputare diverse stagioni e “coltivarsi” il proprio pilota facendolo crescere fin dalle prime wild card (inviti) in Moto 3 diventa esaltante.
Con i risultati in pista (e non sarà facile come andremo a spiegare a breve quando parleremo del gameplay) arriveranno le offerte di team sempre più prestigiosi che permetteranno di salire in sella a moto più performanti fino a giocarsi il titolo mondiale della classe regina con Pedrosa, Marquez, il Dottor Rossi ed i tanti protagonisti del circo iridato delle due ruote.
MotoGp 14 permette naturalmente di giocare in multiplayer sia in locale, grazie alla condivisione dello schermo, sia in multiplayer online dove è possibile organizzare una partita veloce, personalizzata, fare una Sprint Season dove partendo dalle categorie inferiori si potrà essere promossi grazie ai piazzamenti ottenuti.
Se nelle serie superiori, però, i risultati scarseggeranno, si retrocederà alla classe inferiore (un po’ come nelle stagioni online di Fifa, ndr).
Interessante anche la modalità Sfida i Campioni, che non è altro che pone di fronte a degli “scenari” nei quali è possibile cimentarsi in compiti, o missioni, via via sempre più complicati duellando con i campioni del presente.
Eventi Reali 2013 è una competizione analoga ma offre scenari della passata stagione, come ad esempio una rimonta in notturna da effettuare in Quatar guidando Valentino Rossi, dopo un suo errore, in una scalata entro tre giri. E questo è solo un esempio. Ma ce ne sono altri, come guidare Marquez alla prima vittoria (in Texas) e così via.
Sfide a Tempo, invece, permetterà di selezionare (man mano che si sbloccheranno) piloti e moto del passato per fare giri di pista col tempo più basso possibile in MotoGp, Moto 2, Moto 3, MotoGp 2013 e MooGp Champions.
C’è anche la modalità Safety Car, non ci esprimiamo: provatela. A noi sembra superflua. Ci fa fare giri di pista sulla BMW M4 Coupé.
COSA OFFRE MOTOGP 14
I contenuti del nuovo capitolo del gioco ufficiale sul Motomondiale sono ampi. Oltre 100 piloti del presente e del passato di MotoGp, Moto 2 e Moto 3, 18 circuiti di tutto il globo, tutte le scuderie e le moto delle tre categorie della stagione iridata.
Nondimeno sono presenti diversi filmati ed immagini di contorno che fanno brodo.
GAMEPLAY
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Andiamo ad un punto importante del gioco, il suo gameplay. Milestone ha lavorato molto sull’intelligenza artificiale provando a dare pepe al suo titolo. Ci è riuscita. Le gare non sono per niente scontate ed i duelli sono decisamente più serrati anche se si decide di giocare ad un livello di difficoltà basso.
Anche con gli aiuti, infatti, riuscire ad avere la meglio sui piloti guidati dal gioco non sarà semplice. Almeno con moto discrete. Questo rende ogni gara molto divertente. Certo, la pratica e le prestazioni del proprio mezzo permettono di avere la meglio, ma il grado di sfida resta sempre ad un buon livello.
In pista bisognerà sempre trovare il compromesso tra velocità ed equilibrio perché andare fuori pista può costare una pesantissima caduta (essere disarcionati all’inizio sarà la regola, anche a livelli di difficoltà bassi), o, nelle migliori delle ipotesi, un rallentamento del mezzo ed un successivo controllo in pista più difficile. Bisognerà dosare bene sul gas e non esagerare troppo nel piantare i freni.
Tante le opzioni tra le quali scegliere la difficoltà e questo, lo ribadiamo, non fa altro che migliorare la qualità del gioco che diventa divertente e non troppo frustrante anche (e soprattutto) per i neofiti. Il gameplay riesce, globalmente, ad essere equilibrato per la maggior parte delle volte anche se in alcuni punti, le difficoltà si fanno sentire e le cadute sono dietro l’angolo.
Non sognatevi di fare rimonte impossibili con una moto mediocre. Senza esperienza e soprattutto con un mezzo non messo a punto non si andrà da nessuna parte soprattutto se saranno attivati le opzioni di usura e danni, tutto sarà ancora più arduo aggiungendo profondità al tutto.
OLTRE ALLA PISTA C’E’ DI PIU’
Il titolo permette non solo di diventare un abile pilota ma, come nel passato, sarà possibile scegliere il proprio assetto durante le prove e prima della gara. Si potrà chiedere l’aiuto dell’ingegnere e comunque regolare ogni singolo aspetto della meccanica.
Interessante anche la possibilità di sviluppare la propria moto. Questo è possibile grazie ai dati raccolti da noi stessi durante prove, gare e test. Quattro i rami di sviluppo della moto: Freni, Sospensione, Motore, Telaio.
Inutile dire che sarà fondamentale lo sviluppo per migliorare le performance e diventare più competitivi ed avere più possibilità di vincere, ottenere fan, notorietà e possibilità anche di cambiare squadre ottenendo ingaggi più prestigiosi.
Possiamo dire fin da ora che un altro punto forte di MotoGp 14 è la sua longevità. Le modalità sfida, le partite in multiplayer, il Campionato (che offre di disputare una stagione intera) e soprattutto la Carriera che permette di diventare un astro nascente del Motomondiale, offrono quantità, varietà ed anche qualità per chi non guarda troppo il pelo nell’uovo. Tantissime le cose da fare e da sbloccare (aumentare di livello servirà anche per sbloccare piloti, tute, caschi, guanti, equipaggiamento e moto). Certo, si può fare di più ma siamo sulla strada giusta.
GRAFICA PULITA, MA UN PO’ SCARNA, SONORO ED ALTRO
La versione PlayStation 3 di MotoGp 14 si presenta con un aspetto grafico migliorato rispetto al suo predecessore. Non parliamo di miracoli ma di un aspetto piuttosto pulito con qualche dettaglio ed animazione più dettagliata, qualche effetto luce migliorato, ombreggiature molto valide.
Bene anche gli agenti atmosferici, la pioggia è credibile, i riflessi dell’acqua sull’asfalto sono realizzati in modo ineccepibile, rimane però la sensazione che si sarebbe potuto fare ancora meglio, laddove si fosse osato un po’ di più.
Si nota, infatti, qualche effetto pop-up, ovvero alcuni dettagli grafici che si visualizzano all’improvviso (come se fossero “differita” rispetto a quando dovrebbero effettivamente comparire) ed in alcuni punti le texture (che comunque rimangono di buona fattura se si tiene conto dei limiti della PS3) perdono di qualità. Nulla di grave comunque.
Notevole, invece, la varietà offerta da MotoGp 14, i 18 circuiti reali ed ufficiali riproposti sono comunque ben realizzati ed offrono appagamento a chi preferisce la quantità. Per la qualità, Milestone sta lavorando.
Buone le animazioni, più fluide rispetto al recente passato e soprattutto più veritiere e credibili. In alcuni frangenti ancora legnose ma si apprezza la continua evoluzione della serie.
Il sonoro offre alcuni brani ed un commento in italiano di discreta fattura anche se quest’ultimo appare un po’ anonimo. Gli effetti sonori sono discreti a partire dai singoli rombi dei motori. Bello il boato del pubblico quando assiste a sessioni battagliate ed a sorpassi che si susseguono: l’atmosfera gara offre buonissime sensazioni.
I menu sono intuitivi e pratici. Riprendono sostanzialmente quelli degli episodi passati con i box che saranno la nostra casa e con portatile e televisori che saranno gli strumenti per andare avanti ed indietro nei menu di gioco e gestione.
CONCLUSIONI
La strada verso l’eccellenza continua. Non è in salita e Milestone con MotoGp 14 ha dimostrato di muoversi verso la giusta direzione. Il gioco rimane più che discreto. Ci sono diversi punti favorevoli, altri un po’ meno dal punto di vista tecnico ed è un peccato perché se solo avessero osato di più il gioco ne avrebbe giovato.
Tanti gli spunti favorevoli: gli ampi contenuti, un buon gameplay più adatto ai neofiti ma comunque con un ottimo grado di sfida soprattutto a livelli di difficoltà più elevati. Il gioco, di fatto, offre un prodotto più pulito, più rifinito rispetto allo scorso anno.
Tecnicamente rimane un po’ sotto tono rispetto a grandissime produzioni internazionali nonostante le licenze ufficiali che fanno gola ai tanti appassionati di motociclismo. I miglioramenti per la versione PS3 si sono fatti.
Siamo convinti che i dettagli grafici migliori siano più visibili su PS4 ma questo lo scopriremo vivendo e comunque in separata sede. Un po’ incolore la telecronaca, senza nulla togliere a chi l’ha eseguita.Il gioco, però, lo ripetiamo, propone tanti contenuti di valore ed una modalità Carriera che oggettivamente il punto forte assieme al gameplay divertente ed alle Sfide. Insomma, tanta sostanza e molto divertimento per una serie che sta crescendo e che abbraccia gli appassionati di motociclismo.
PREGI: Gameplay alla portata di tutti, facile o difficile all’occorrenza. Longevità garantita grazie a tantissimi contenuti. La modalità Carriera è la ciliegina nella torta. Licenze ufficiali (ininfluente ai fini del voto). Graficamente più carico di prima…
DIFETTI: … ma ancora un po’ scarno in alcuni frangenti. Qualche imperfezione visiva. Telecronaca incolore. Modalità Safety Car sostanzialmente inutile.
VOTO: 8/10.