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Motogp: austin 2013 elegge il baby-fenomeno marquez

Da Postpopuli @PostPopuli

 

       

di Francesco Gori

Austin, seconda prova della MotoGP 2013, elegge Marc Marquez come “il più giovane di sempre a trionfare nella classe regina”, a soli 20 anni e 2 mesi.

Marc Marquez - agi.it

Marc Marquez – agi.it

Sul nuovo circuito statunitense, battezzato l’anno scorso dalla F1, si corre in un clima impaurito dall’attentato a Boston. In pole position parte proprio l’esordiente fenomeno Marquez, già “il più giovane della storia della classe ex 500 a partire davanti a tutti”. Tempi alla mano, la vittoria sembra cosa di casa Honda, visto che secondo è il compagno Pedrosa. In difficoltà le Yamaha, capeggiate dal leader Lorenzo, quindi Crutchlow e Valentino Rossi, solo ottavo e preceduto anche da Bradl, Bautista e un buon Dovizioso su Ducati.

E la gara conferma le attese, con Marquez e Pedrosa che fuggono via, giocandosi il primato. Il giovane spagnolo tallona il compagno più esperto, poi a 9 dal termine sferra l’attacco decisivo. I rivali, Lorenzo in primis, possono ben poco, costretti a limitare il gap tecnico con la Honda: per Jorgeun terzo posto, quasi una sconfitta dopo 18 piazzamenti tra primo e secondo posto, mentre Valentino Rossi annaspa nelle retrovie di una pista odiata, che lo vede chiudere solamente sesto. A precederlo sul traguardo anche un ottimo Crutchlow e un positivo Bradl. Buon settimo Dovizioso.

Una vittoria che sancisce il futuro assicurato del baby-fenomeno Marquez, pronto nonostante l’esordio a mettere i bastoni tra le due ruote dei favoriti Lorenzo e Pedrosa. Già, Jorge, il solito volpone che si assicura un terzo posto importante in ottica campionato, viste le difficoltà palesate dalla Yamaha, e confermate anche da Rossi, ancora un volta dietro al compagno. Al di là delle difficoltà nel GP delle Americhe, il pesarese è ancora lontano parente del “vecchio” Valentino. La speranza è che si ritrovi presto, dopo un inizio di campionato troppo defilato vista la sua caratura.

Chiusura con Pedrosa, eterno secondo. Prima c’era Rossi, poi Stoner, poi Lorenzo, adesso Marquez. Il povero Dani è un predestinato, sì. Al secondo posto.

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